Giorni delicati per la politica italiana, facciamo il punto della situazione.
Le dimissioni di Bellanova, Bonetti e Scalfarotto
Da giorni si respirava ormai un clima teso a Montecitorio, la classica goccia che ha fatto trabboccare il vaso è stata una conferenza stampa del leader di Italia Viva, Matteo Renzi, in diretta dalla Camera in cui ha annunciato le dimissioni delle ministre Bellanova, Bonetti e del sottosegretario Scalfarotto.
I possibili scenari
Data la situazione si possono concretizzare principalmente tre scenari diversi.
1) Conte-ter. Conte potrebbe andare dal Presidente della Repubblica e rassegnare le dimissioni, se riceverà nuovamente l'incarico da Mattarella, dovrà creare, per la terza volta, un nuovo Governo, sempre con lui a capo.Tale Governo potrebbe concretizzarsi soltanto se Conte ricevesse l'appoggio di Renzi e del partito a cui fa capo, fatto improbabile da entrambe le parti.
2)Stessa alleanza ma senza Conte. Conte si dimette ma senza l'accordo con i renziani per il Conte-ter, le consultazioni tra Mattarella e i partiti potrebbero portare alla formazione di un Governo con la stessa maggioranza ma con un premier diverso, opzione a cui punta Renzi.
3) La terza possibilità, la più plausibile , quella che è stata messa in atto da Conte, prevede che lo stesso Premier chieda la fiducia alle Camere. Se Italia Viva non votasse a favore, Conte rischierebbe di non avere la maggioranza, dovrebbe allora sperare nel voto favorevole dei membri dell'opposizione e del gruppo misto pronti a passare alla maggioranza. Se il Presidente del Consiglio non ricevesse la fiducia non otterrebbe l'incarico per un nuovo Governo, ma anche se raggiungesse un risultato positivo, dato da alcuni, il suo Governo potrebbe presentare delle fragilità.
Elezioni anticipate. In caso non ci fosse la maggioranza, l'ultima spiaggia sarebbe quella di andare nuovamente al voto, così come propongono Salvini e Meloni ma molto partiti non sono d'accordo, a partire dallo stesso Renzi. Le elezioni rappresenterebbero una grande spesa per il nostro Paese, assolutamente non necessaria in questo momento di crisi non solo politica ma anche economica e sanitaria.
Resta da vedere cosa accadrà in Parlamento.