Torna il consueto appuntamento con la rassegna stampa internazionale di Zai.net, vediamo quali sono le notizie di questa mattina dal mondo.
Coronavirus nel mondo
Ancora non frena l'emergenza causata dalla pandemia di Covid-19 nel mondo. Proprio oggi leggiamo su Repubblica, che fornisce sempre tutti gli aggiornamenti sulla situazione epidemiologica mondiale, che negli Stati Uniti l'epidemia continua a correre. Aumentano i ricoveri e i decessi nella maggiorparte degli Stati, in particolare in California: "Usa, in California boom di ricoveri: Pronti a misure più drastiche". Il governatore Californiano infatti, si dice pronto a imporre misure restrittive di isolamento per i suoi cittadini, così da fare in modo di frenare i contagi.
Come negli Stati Uniti anche in Sud America la situaziome è ancora grave. "Il Brasile supera i 6,3 milioni di casi", e si conferma uno dei paesi più colpiti al mondo dalla pandemia.
In Asia la situazione sembra essere decisamente migliore se paragonata all'Europa e all'America. Vietnam e Cina hanno registrato rispettivamente 1 e 12 casi (importati) nelle ultime 24 ore.
Anche il New York Times riporta diversi aggiornamenti sulla situazione, dichiarando "I vaccini stanno arrivando, ma prima un lungo e scuro inverno". Infatti ,anche se l'azienda Moderna è tra le più avanti nel vaccino e ha già richiesto l'autorizzazione alla Fda sollecitandola per l'urgenza che la situazione richiede, gli esperti hanno dichiarato che i mesi a venire saranno orribili. Così leggiamo nell'articolo a cura di Donald G.McNeil Jr.
Aggiornamenti dall'Iran
Negli ultimi giorni abbiamo letto le notizie che riguardavano la morte dello scienziato nucleare Iraniano Mohsen Fakhrizadeh, ucciso venerdì in un attentato a una sessantina di chilometri da Teheran. Questa morte ha rappresentato un motivo di scontro con Israele, paese accusato direttamente dai dirigenti iraniani di essere responsabile per l'assasinio di Fakhrizadeh. "Bisogna leggere invece le parole del ministro degli Esteri Mohammad Javad Zarif per cogliere un segnale lanciato agli Stati Uniti di Joe Biden: “I terroristi hanno ucciso un eminente scienziato iraniano, e questa codardia mostra che i perpetratori sono guerrafondai disperati". Parole riportate direttamente dall'articolo a cura di Vincenzo Nigro su Repubblica, che continuano: "Zarif aggiunge anche che l’Iran “non vuole l’inizio di un’amicizia (con gli Usa), ma vogliamo ridurre le tensioni inutili e l'ostilità. Biden è coinvolto nella politica estera Usa dagli anni Settanta e su questo è più informato di Donald Trump". Parole importanti che potrebbero segnare, se non una svolta, almeno un piccolo passo avanti nei rapporti tra Stati Uniti e Iran.
Inoltre, sull CNN International, leggiamo una sorta di smentita a quelle che sono state le insinuazioni dei giorni scorsi sul fatto che lo scienziato sia stato ucciso tramite un assassinio telecomandato da remoto. "L'intelligence e gli esperti di sicurezza scettici sulle affermazioni riguardanti l'uccisione in controllo remoto", questo il titolo dell'articolo.