Torna la rassegna stampa di Zai.net con le principali notizie di oggi dal mondo.
Addio a Diego Armando Maradona
Iniziamo con la notizia del giorno, una notizia che arriva dall’estero ma che tocca profondamente tutti noi: si è spento Diego Armando Maradona. La notizia è arrivata in Italia ieri sera, dal quotidiano argentino Clarìn. Questa la sua prima pagina: “E’ morto Diego Armando Maradona e il mondo lo piange.”
Sulla prima pagina di Repubblica troviamo l’articolo dedicato al “pibe de oro” argentino e alle cause del decesso, che sembra sia avvenuto in seguito a un’acuta insufficienza cardiaca. Diego era stato operato poco tempo fa e sembrava si stesse riprendendo, ma purtroppo non ce l’ha fatta. Queste sono le parole che Emanuela Audisio di Repubblica gli dedica: “Era un dio, non un santo. Non trovava pace, ma ti convertiva. Sempre pronto a scatenare guerre contro i potenti”
Anche il Manifesto dedica un commovente articolo al mito del calcio, che vale la pena riportare: “Diego Armando Maradona è morto. Se ne va il più grande calciatore di tutti i tempi e un'icona eternamente «rebelde», che ha regalato felicità e riscatto a un’umanità dolente. Le battaglie contro le difese avversarie e quelle contro le mafie del calcio. In Argentina lutto nazionale e camera ardente alla Casa Rosada. La «sua Napoli» in pellegrinaggio allo stadio. Aveva da poco compiuto 60 anni.”
Tutte le testate tra l’altro stanno ripercorrendo la sregolata ma emozionante vita di Maradona in Speciali dedicati alla sua storia: dal goal del secolo ai mondiali dell’86 al primo scudetto fatto vincere al Napoli dell’87, dalle malattie ai problemi con alcol e droga. “Quante vite dentro una vita che non c'era già più. Quante volte si è perso Diego, quante volte l'avevamo perduto, anche di vista. Maradona ricoverato, Maradona ingrassato, Maradona operato, Maradona tossico, Maradona dopato, Maradona alcolizzato, Maradona disintossicato, Maradona operato al cervello. E poi, ancora, Maradona con il bypass gastrico per salvarlo dalla bulimia una prima e una seconda volta. Maradona e la cocaina, Maradona e l'efedrina, Maradona che sforna figli come gol”
Per quanto il mondo non voglia accettare la sua morte, i suoi cari hanno dichiarato sempre per Clarìn, che ora, per Diego, è finito l’inferno.
Fronte Covid: andremo in settimana bianca?
Passiamo ora al fronte coronavirus, con l’arrivo delle vacanze di Natale c’è il nodo “settimana bianca da sciogliere”. E se il nostro Governo è deciso a gelare le speranze di quegli italiani che volevano andare a sciare per evitare una nuova ondata di contagi, d’accordo anche con Macron, dagli altri paesi confinanti arrivano notizie diverse. La Stampa nella sezione esteri ci informa che: “Austria e Svizzera si preparano: Italiani, venite a sciare da noi”. Affermazioni che lasciano quantomeno pensare, dato che nelle ultime settimane l’Austria è stato il primo paese europeo a imporre nuovamente il Lockdown totale e il Governo svizzero solo la settimana scorsa comunicava di non avere più posti in terapia intensiva.
Come riporta Repubblica, a dire il vero in Svizzera si sta già sciando. “Sciare con il Covid. In Svizzera, unico Paese dell'arco alpino, è già possibile. Nonostante la pandemia. E neve, a dire il vero un po' pochina, permettendo”. Così l’articolo di Franco Zantonelli che precisa che nonostante sia permesso sciare, proprio nei giorni scorsi, “l'inviato dell'Oms David Navarro ha definito "grave" la situazione elvetica e "molto blande" le misure adottate da Berna per affrontarla.”
Libera la ricercatrice detenuta in Iran
Ma spostiamoci in oriente da dove invece arriva una buona notizia: “La ricercatrice anglo-australiana è stata liberata in Iran dopo un apparente scambio di prigionieri”. Così il titolo dell’articolo pubblicato questa mattina a cura di Nectar Gan sulla CNN. Kylie Moore Gilbert, questo il nome della 33enne, era detenuta in Iran da più di due anni, accusata di spionaggio. Nonostante le ingiustizie che Kylie ha subito da parte del Governo iraniano, prima di lasciare il paese ha dichiarato: “non ho altro che rispetto, amore e ammirazione per la grande nazione dell’Iran e la sua calorosa gente”.
Ma per quanto riguarda lo scambio dei prigionieri causa della sua liberazione, non mancano le polemiche: “la Thailandia ha lasciato liberi di tornare a casa tre iraniani accusati di aver tentato di uccidere diplomatici israeliani a Bangok. Nè la Thailandia nè l'Australia hanno parlato ufficialmente di "scambio di prigionieri", ma la tv iraniana ha sottolineato il legame fra i due casi.” Così riporta Repubblica nell’articolo dedicato alla ricercatrice australiana