Se non è crisi, e noi crediamo che lo sia, poco ci manca. La Juve non sa più vincere, arranca, gioca male e perde, meritatamente, contro un Napoli che non fa nulla di eccezionale ma semplicemente ci crede, ci mette l'anima e, alla fine, all'ultimo assalto, trova il gol della vittoria grazie a Kalidou Koulibaly, difensore senegalese che la va a prendere in cielo e batte di testa un inerme Buffon.
E a noi tornano in mente altre due clamorose beffe patite dalla Vecchia Signora: quella del '76 nella fatal Perugia e quella del 2000, ancora in terra umbra, in uno stadio che, nel frattempo, aveva cambiato nome e preso a chiamarsi Curi, proprio come lo sfortunatissimo centrocampista dei grifoni che il 30 ottobre del '77 si accasciò a terra colpito da un infarto (proprio contro la Juventus, guarda tu i segni del destino!) per non rialzarsi più.
Una Juve brutta e irriconoscibile, letteralmente esplosa dopo Madrid, con la testa vuota e i suoi campioni più rappresentativi in bambola, una difesa che ormai non ce la fa più e il bisogno di un ricambio generazionale che in estate di sicuro arriverà. E nel frattempo? Nel frattempo, bisognerà vedere cosa succederà nelle ultime quattro giornate, ora che la banda di Sarri ha deciso di fare sul serio, portandosi a un solo punto dai campioni d'Italia, e che ha un calendario sulla carta più agevole, non dovendosela vedere contro due compagini in ottima salute come l'Inter, che sabato prossimo ospiterà i bianconeri a San Siro e che ieri pomeriggio ha battuto 2 a 1 il Chievo a Verona, e la Roma, vittoriosa sabato contro la Spal per 3 a 0, la quale ospiterà la Juve all'Olimpico alla penultima giornata.
Le altre due avversarie della squadra di Allegri saranno il Bologna (0 a 0 ieri contro il Cagliari) e il Verona, che questa sera affronta il Genoa a Marassi e che per l'epoca potrebbe essere già retrocesso.
Il Napoli, invece, dovrà vedersela domenica prossima contro la Fiorentina, sconfitta ieri dal Sassuolo per 1 a 0, il Torino, sconfitto ieri 2 a 1 dall'Atalanta, in una partita caratterizzata dal ricordo congiunto di Emiliano Mondonico, la Sampdoria, sconfitta ieri per 4 a 0 da una Lazio devastante, e il Crotone, e qui Sarri dovrà stare attento, in quanto i calabresi, all'ultima giornata, potrebbero non essere ancora salvi, dunque scendere in campo col coltello fra i denti. Intanto, ieri hanno inflitto un 2 a 1 in trasferta ad un'Udinese ormai allo sbando totale e risucchiata nella lotta per non retrocedere, al culmine di un filotto di risultati negativi da destare spavento.
Un applauso, infine, al Benevento, retrocesso ufficialmente in Serie B dopo essersi tolto la soddisfazione di infliggere una sconfitta al Milan (1 a 0, gol di Iemmello) nel tempio di San Siro. Chapeau agli ultimi che hanno onorato, fino in fondo, la propria sfortunata stagione!