Si conclude oggi l'assegnazione dei Premi Nobel 2020 con l'ultimo Premio per l'Economia assegnato a Paul Milgram e Robert Wilson riconoscendo il loro impegno nell'ambito delle aste e l'invenzione di nuovi format delle aste. Entrambi economisti e docenti dell'Università di Stanfort confermano la tradizione che vede premiati maggiormente economisti statunitensi: su 85 premi assegnati dal 1969, 46 sono stati vinti da studiosi americani. Ripercorriamo i vincitori delle altre categorie.
Premio Nobel per la Letteratura
L'Accademia di Svezia ha scelto Louise Glück, poetessa e docente di letteratura e poesia a Yale. Il Presidente del Comitato dell'Accademia l'ha definita una «voce minimalista, schietta e intransigente, piena di umorismo e di arguzia pungente». Non è l'unico premio importante, la Glück ha già vinto nel 1993 il Premio Pulitzer per la poesia con la sua raccolta "The Wild Iris". La sua poetica è ricca di riferimenti ai miti greco-romani miscelati a temi legati alla sua infanzia, la solitudine e l'anoressia che l'ha colpita fin da giovanissima.
Premio Nobel per la Pace
Il World Food Programme è il vincitore del 2020. Il programma dell'ONU, con sede a Roma, che si batte "per combattere la fame e migliorare le condizioni di pace nelle aree colpite dai conflitti".
Premio Nobel per la Medicina
Il premio è stato assegnato ai virologi Michael Houghton e Charles M. Rice e al medico e ricercatore Harvey J. Alter: i tre scienziati hanno scoperto il virus dell'epatite C. Non tutti i casi di epatite manifestavano una causa scatenante e i tre medici si sono impegnati nella ricerca di nuove possibilità diagnostiche e nello sviluppo di nuovi farmaci.
Premio Nobel per la Fisica
Tre i vincitori: Roger Penrose, fisico e matematico, premiato per “la scoperta che la formazione dei buchi neri è una rigorosa previsione della teoria generale della relatività”; Andrea Ghez, astronauta statunitense, e Reinhard Genzel, astrofisico tedesco, per "la scoperta di un oggetto compatto supermassiccio al centro della nostra galassia”.
Premio Nobel per la Chimica
Jennifer Doudna, chimica americana, ed Emmanuelle Charpentier, biochimica, si sono aggiudicate l'ambito premio per aver sviluppato un sistema che permette di modificare l'informazione genetica di animali, piante e microrganismi. La tecnica di chiama Crispr e ha già aperto nuove strade per la cura di alcune forme di tumore, della fibrosi cistica e di alcune malattie ereditarie.