Gli studenti non ci stanno e decidono di scendere in piazza manifestando il loro dissenso verso le politiche scolastiche fallimentari e la recente riapertura delle scuole che fin dal primo giorno ha rivelato le sue falle organizzative. Le manifestazioni si terranno in tutta Italia: Milano, Genova, Napoli, Perugia, L'Aquila, Siracusa e Roma
Le proteste a Roma
Oggi, venerdì 25 settembre, sono scesi in piazza non solo gli studenti liceali ma anche quelli universitari e hanno stazionato davanti a Piazza Montecitorio al grido di vari slogan tra cui "'Azzolina smemorina ce potevi pensà prima".
I ragazzi chiedono interventi concreti e in particol modo chiedono chiarezza sul Recovery Fund le cui risorse sarebbero in parte destinate alla scuola, all'università e alla ricerca. La riapertura delle scuole è stata un fallimento a causa dell'inadeguatezza di alcuni istituti tanto che alcune classi sono costrette a dividersi tra didattica a distanza e in presenza a causa del mancato arrivo dei banchi monoposto. Anche sul fronte universitario Camilla Guarino di LINK Coordinamento Universitario denuncia l'inadeguatezza dei provvedimenti messi in atto dal governo e le difficoltà che stanno riscontrando le università che da settimane rimandano l'inizio delle lezioni in presenza non permettendo agli studenti di poter tornare in aula in sicurezza.
Non solo studenti ma anche i lavoratori della scuola sono scesi in piazza per denunciare la situazione negli istituti scolastici con classi "pollaio" e un gran numero di lavoratori precari chiamati a scuola già iniziata.
Domani è prevista la mobilitazione nazionale appoggiata dai maggiori sindacati Cgil, Cisl, Uil, Gilda e Snals, che hanno aderito alla manifestazione dei genitori autoconvocati di "Priorità della scuola" che si troveranno a Piazza del Popolo alle ore 15.