Si sono concluse questa notte le operazioni di spoglio per il voto sul referendum costituzionale e le elezioni regionali in Liguria, Veneto, Marche, Toscana e Puglia.
Referendum
Ha vinto il Sì con quasi il 70% delle preferenze e Luigi Di Maio, sostenitore e fautore delle modifiche costituzionali, ha detto “Qualcuno voleva il No per colpire anche il governo, ma è stato un boomerang”. La vittoria del M5s sul referendum rischia di offuscare le pesanti sconfitte nei territori regionali: il pentapartito non ha ottenuto in alcuna regione risultati superiori al 10% e le elezioni regionali sono state un testa a testa tra centro-sinistra e centro-destra.
Elezioni regionali
In Liguria viene riconfermato Giovanni Toti che ottiene il 55% delle preferenze; riconfermato in Campania con il 68% dei voti il governatore Vincenzo De Luca diventato celebre per i suoi proclama durante il lockdown; Michele Emiliano si tiene stretta la Puglia con il 46% dei voti; la vittoria più schiacciante è quella di Luca Zaia in Veneto che con la sua lista prende il triplo dei voti della Lega e raggiunge il 75% delle preferenze. Intervistato Zaia precisa che la lista rimarrà un gruppo nel consiglio regionale e nega di avere mire nazionali ma poi dice: "La lista del presidente intercetta il consenso che non va al partito". Staremo a vedere.
Il centro-destra non riesce ad espugnare il fortino rosso della Toscana che conferma il candidato di centro-sinistra Eugenio Giani con il 48% contro il 40% della candidata leghista Susanna Ceccardi. Nelle Marche vince il candidato di Fratelli d'Italia Francesco Acquaroli con il 49% dei voti e conquista una regione governata per venticinque anni dalla sinistra.
Si chiude 3-3 la partita tra centro-sinistra e centro-destra e il grande assente rimane il Movimento 5 stelle a cui rimane solo la vittoria del referendum.
L'affluenza
Il dato interessante è quello relativo all'affluenza alle urne che, nonostante il Covid, è stato uno dei più alti negli ultimi anni: 53,8% degli aventi diritto per il voto referendario e il 57% per le elezioni regionali.
Forse l'esperienza del lockdown ha riacceso negli italiani la voglia di far sentire la loro voce o forse l'idea di mandare a casa metà del Parlamento ha decisamente influito sulle percentuali di voto.