Che cos’è Tts Italia e di cosa si occupa?
Tts Italia è un’associazione nazionale che si occupa di tecnologie intelligenti per la mobilità e i trasporti, fondamentali per mettere in pratica il concetto della mobilità smart e sostenibile. La nostra associazione riunisce circa ottanta aziende che operano in questo settore in Italia; non solo aziende fornitrici di sistemi e soluzioni tecnologiche, ma anche centri di ricerca, enti pubblici, università. Questo ci consente di creare un dialogo fra il mondo delle aziende che offrono determinate soluzioni e il mondo di coloro che le utilizzano, come gli enti locali che devono gestire le politiche di mobilità.
Come cambia la mobilità ai tempi del Coronavirus?
Credo che da questo punto di vista l’emergenza sia l’occasione per ripensare alla mobilità, alle necessità delle persone e all’offerta di servizi; magari anche rimodulandoli in funzione di queste mutate esigenze, quindi considerando tante alternative, come la cosiddetta sharing mobility. Offerte spesso già presenti nelle grandi città, che forse finora abbiamo visto un po’ come qualcosa di interessante e di tendenza, ma non davvero preso in considerazione come soluzione alternativa all’uso dell’auto privata o del mezzo pubblico.
Qual è il ruolo dello Stato e delle istituzioni affinché questo nuovo tipo di mobilità possa realmente essere a disposizione di tutti e quanto è invece un concetto culturale?
Noi pensiamo che sia fondamentale avere delle linee guida nazionali perché si possa avere la massima diffusione di questi servizi in modo coordinato e omogeneo su tutto il territorio, per evitare che ci siano zone dove l’offerta è molto ampia e altre dove l’unica vera soluzione per muoversi rimane l’auto privata. Anche le politiche incentivanti (come quelle che già in molti casi sono in corso) possono aiutare le persone a prendere più facilmente in considerazione delle alternative. Quindi le istituzioni giocano un ruolo fondamentale, ma certamente devono incontrarsi con i comportamenti dei singoli cittadini.
Il trasporto pubblico rappresenta uno degli aspetti più delicati per la ripresa della normalità. Come si può intervenire da questo punto di vista?
Penso che già si stia facendo molto, ma che si possa fare ancora di più per i prossimi mesi, per esempio rendendo più disponibili le informazioni in tempo reale. Immaginiamo se, oltre ad avere la previsione d’arrivo alla fermata di un mezzo pubblico, potessimo sapere se ha già a bordo il numero massimo di passeggeri consentito oppure se ha disponibilità di posti. Ci sono ancora molti miglioramenti che si possono attuare utilizzando queste tecnologie che sono in gran parte basate sulla disponibilità di informazioni in tempo reale e che permettono alle persone di decidere meglio come muoversi.
Questo mondo è pieno di sbocchi lavorativi, offre tanti percorsi formativi che si possono intraprendere.
Questo è un aspetto interessante. Molte volte come Tts Italia abbiamo realizzato degli studi, dei report, in cui si sottolineava il bisogno di figure professionali in questo ambito. È un settore in crescita, le aziende che ci lavorano stanno aumentando, anche grandi realtà che prima non si occupavano di smart mobility e di tecnologie per la mobilità adesso hanno aperto dei nuovi settori dove lavorano centinaia di persone e spesso cercano figure professionali che siano adeguate e specializzate.