I giovani dopo l’emergenza chiedono di essere ascoltati per ripartire tendendo conto delle loro esigenze. “Vogliamo tornare protagonisti. Anzi, vogliamo essere protagonisti, perché purtroppo, a conti fatti, non lo siamo mai stati”: così scrivono i giovani di Change the future!, il progetto promosso da Sottosopra, Movimento Giovani di Save the Children e sostenuto dall’organizzazione, in una lettera aperta al presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
Sollecitano "di essere ascoltati, di essere considerati, di avere un peso ed un ruolo in questa ripartenza, perché non si può parlare di 'prospettive' senza aver preso in considerazione chi vive le contraddizioni del presente”. Soprattutto non vogliono certo tornare alla così detta normalità fatta di precarietà, disoccupazione, lavoro nero e sfruttamento.
Le richieste contenute nella lettera vanno dall’impegno per un mondo post-virus più rispettoso dei limiti ambientali e meno succube dell’economia, alla necessità di un nuovo sviluppo sostenibile. Una particolare attenzione è rivolta all’istruzione, al diritto allo studio e la valorizzazione degli insegnanti prevedendo investimenti importanti nella scuola, nella cultura, nella ricerca e per creare nuovi posti di lavoro e garantire più diritti a chi già lavora in condizioni precarie.
Gli autori infine avanzano una proposta: “Una cabina di regia composta da giovani, un comitato che analizzi e discuta le proposte, che rappresenti la nostra categoria, che ci permetta di prendere parola e che valorizzi il nostro apporto alla costruzione di una società nuova”.