Si tornerà alla normalità quando finirà la quarantena? E cosa succederà una volta conclusa? Queste sono solo alcune delle domande che affliggono tutti noi in questo periodo e, per quanto riguarda le risposte, sono tutte ancora poco precise e molto incerte. L'unica cosa su cui tutti (politici, studiosi, giornalisti ecc) sono d'accordo è il fatto che non esisterà più la normalità di prima.
Su questo argomento sono state elaborate le teorie più disparate: c’è chi non pensa che le cose possano migliorare, chi è ottimista ed è convinto che si tornerà presto alla normalità, e poi c’è chi - come il sociologo Domenico De Masi - si augura di non tornare alla normalità di prima, a quella che era una normalità nociva sia per noi stessi che per il mondo.
È difficile da comprendere in questo momento così drammatico, ma il Coronavirus può aiutarci a riscoprire un modo di vivere più giusto, a partire dal rapporto con l’ambiente: in questo periodo stiamo assistendo a un’importante riduzione delle emissione di anidride carbonica e di gas serra, specialmente in Cina dove ormai era diventato quasi impossibile respirare.
Oltre alla natura però il Coronavirus ha aiutato anche noi, in questo periodo infatti abbiamo riscoperto i valori familiari e inoltre ci siamo anche riappropriati del nostro tempo, prima scandito dai ritmi frenetici imposti dalla società odierna. Ci ha inoltre fatto rivalutare i nostri nonni, spesso non considerati abbastanza, e che si sono rivelati essere i principali bersagli del virus.
Una cosa è certa: la nostra società non sarà più quella di prima anche perchè ci siamo accorti che i veri pericoli spesso sono invisibili e quindi abbiamo iniziato ad avere paura.