In Quarantena ho riscoperto il primo amore... l'arabo!
Ecco come ho creato un dizionario di base sul Covid-19 dall'italiano all'arabo
Alice Bondì | 6 aprile 2020

Ammettiamolo: l’aggravarsi dell’emergenza del Coronavirus ci ha colti impreparati. Le ansie legate al momento che stiamo vivendo, le paure per i nostri cari e le angosce sulle prossime condizioni economiche gravano pesantemente sul nostro stato psichico. Nessuno di noi era pronto ad affrontare questo momento così delicato.

Per la mia generazione, abituata a viaggiare, per motivi di studio, di lavoro e/o per le ragioni del cuore, si soffre, come un animale in gabbia, a restare chiusa fra le quattro mura di casa. Ma siamo anche la generazione del multi-tasking e della resilienza indissolubilmente legata al mondo del digitale. Ecco perché, anche rimanendo relegati all’ambiente domestico, non riusciamo a stare fermi, almeno con lo spirito. Non siamo ingenui, sappiamo che questo tempo non è veramente nostro, perché imposto, obbligatorio e pieno di incertezze. Ma allo scoccare di ogni bollettino, sommersi fra notiziari e fake news, una vocina interiore ci spinge comunque a domandarci, nel nostro piccolo, cosa possiamo fare e che genere di contributo potere apportare.

Volgendo lo sguardo alla mia breve esperienza di vita (fiug!), ho deciso di ributtarmi fra le braccia del mio primo amore: la lingua araba. Così ho ripreso a fare traduzioni e a leggere i quotidiani in lingua. Un bel giorno, mentre svolgevo alcune traduzioni, mi sono resa conto delle difficoltà per traduttori, interpreti e chiunque alle prime armi con l’italiano o l’arabo nel comprendere alcuni termini relativi alla pandemia che stiamo vivendo. Fra una lettura e l’altra, ho trovato il lavoro di ricerca che una cara amica dell’università stava svolgendo con la lingua cinese a proposito del Coronavirus e mi sono domandata: perché non creare un dizionario di base sul CODIV-19 dall’italiano all’arabo? Voilà, così è cominciata la mia ricerca. Ho diviso i termini i sei categorie, omettendo le parole più scontate e includendo invece alcuni termini proprio dell’ambito medico.  

Non sono una cosiddetta “inguaribile ottimista”, credo però che ogni piccolo mattoncino possa aiutarci a costruire i ponti necessari a stare più vicini in questo periodo, con la speranza che questi possano servire da linee guida per ritrovarci domani, più uniti e più forti.

 

Qui potete trovare il link al dizionario.