Il gay pride è stato un momento che tantissimi ternani sognavano, e che sabato 29 giugno 2019 ha finalmente preso vita per incoraggiare l’amore, in ogni sua sfaccettatura, e l’accettazione di sé e della propria identità. La diversità è, appunto, un bene comune, e ha sempre fatto parte della natura umana. Ce lo conferma anche Terenzio, il grande commediografo latino: «Nulla che sia umano mi è estraneo», una citazione che, a distanza di millenni, è ancora attuale.
In tantissimi hanno sfilato per la città con un’immensa bandiera arcobaleno, a diffondere amore e inclusione, ed in questa situazione a nessuno importava dell’orientamento sessuale dell’altro; era tutto come dovrebbe essere: un’armonica convivenza di identità diverse fra loro, proprio come un mosaico colorato.
E’ stato un grande passo verso una maggiore consapevolezza del mondo fuori dal nostro guscio, ed il fatto che sia avvenuto a Terni, ovvero una piccola città, dimostra che la speranza è l’ultima a morire.
#Diversitàbenecomune: il primo pride a Terni
A cinquant’anni da Stonewall, dopo tanta pioggia l’arcobaleno si ‘rivela’ anche a Terni – per la prima volta nella storia della città.
Raisa Stoiean | 30 giugno 2019