I 193 Paesi appartenenti all’Onu nel 2015 hanno sottoscritto un programma d’azione a favore del pianeta e delle persone. L’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile tratta 17 obbiettivi il cui avvio è avvenuto nel 2016 e i Paesi facenti parte dell’accordo si sono impegnati a raggiungerli a distanza di 15 anni.
Il terzo obiettivo vuole garantire la salute e il benessere delle persone di tutte le età, promuovendo una vita sana per far sì che aumenti l’aspettativa di vita e si riducano le cause di morte più frequenti, come la mortalità infantile e materna.
Fino al 1990 morivano circa 17mila infanti in più rispetto ad oggi, anche se la mortalità infantile è di circa 6 milioni di bambini di cui la maggior parte non arriva a compiere il quinto anno di età. Quattro su cinque morti avvengono tra l’Africa e l’Asia meridionale, infatti la probabilità di morte neonatale di bambini sotto i cinque anni è maggiore quando si tratta di famiglie che vivono in povertà o che hanno comunque una situazione disagiata.
La mortalità materna, anch’essa diminuita di circa il 50 per cento rispetto agli anni ’90, è notevolmente ridotta nei paesi come Asia meridionale, Nordafrica e Asia orientale rispetto al secolo scorso. Ciò non toglie che nei Paesi in via di sviluppo la possibilità che una madre non sopravviva al parto è di 14 volte maggiore rispetto ai Paesi sviluppati.
Un altro punto dei Sustainable Developmen Goals concerne la diminuzione di malattie come la malaria e l ‘HIV, molto diffuse nei Paesi sottosviluppati e in via di sviluppo dove adolescenti e giovani donne sono soggette ad abusi sessuali e violenze. Un'altra importante causa di mortalità che colpisce i ragazzi tra i 10 e i 19 anni è l’AIDS.
Obiettivo entro il 2030 è quindi porre fine a queste malattie, rafforzare la prevenzione contro l’alcolismo e la droga, ridurre i morti per il troppo inquinamento ambientale, sostenere la ricerca ai vaccini e far sì che siano accessibili a tutti. Per far ciò bisogna aumentare i fondi destinati alla sanità e istruire il personale sanitario per un efficienza maggiore, importante è ridurre almeno della metà i morti a causa di incidenti stradali.
E Terni? Nella realtà ternana si è provveduto a sperimentare il robot Nao che permette di velocizzare e rendere meno traumatica la vaccinazione per i bambini. Nao è in fase sperimentale, ma dati i successi ha suscitato l’interesse del ministro della Salute. Un’altra importante causa di mortalità è dovuta al cancro e ci sono state diverse novità nella città rosso verde. Oltre ad un nuovo macchinario entrato a far parte del centro salute donna, in grado di memorizzare e stampare i tracciati Ecg evitando lo spostamento della paziente oncologica in terapia chemioterapica, si effettua la asportazione di formazioni tumorali per via endoscopica, passando dal naso, senza incidere il cranio.
Altro capitolo è quello dedicato all’inquinamento. Terni è una delle città più inquinate in Italia, data la presenza dell’acciaieria Thyssenkrupp e dell’inceneritore. Per ridurre l’inquinamento costante, si effettuano blocchi al traffico a fasce orarie per le autovetture maggiormente inquinanti , ma nonostante tutto c’è ancora molto da fare.