Negli ultimi anni si discute spesso del cambiamento climatico. Nella mia scuola non sono stati organizzati incontri a riguardo, ma se ne discute spesso tra i banchi con scambi di opinioni e tutti siamo concordi nel credere che il riscaldamento globale continuerà a peggiorare. Basti pensare che già nello scorso mese di ottobre, quando le temperature sarebbero dovute scendere a 15/20°C, siano rimasti ancora intorno ai 25°C. La maggior parte di noi si reca a scuola con il treno, in bicicletta o a piedi, e penso che già questa sia una delle soluzioni più semplici che possiamo attuare nel nostro piccolo per combattere l’alterazione climatica.
Forse non tutti conoscono il Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (Intergovernmental Panel on Climate Change - IPCC). È il principale organismo internazionale che si occupa di fornire al mondo una visione imparziale e scientifica del cambiamento climatico e dei suoi impatti politici, ambientali ed economici nel mondo. Lunedì 8 ottobre 2018 è stato pubblicato il Global Warming 1.5 °C, una relazione speciale dell’IPCC, delegata in seguito alla Conferenza sul Clima di Parigi del 2015. Secondo questo documento, il mondo è ancora più vicino alla catastrofe di quanto gli scienziati avessero precedentemente previsto. Il rapporto dichiara che il mondo raggiungerà la soglia cruciale di +1,5 °C sopra i livelli preindustriali entro il 2040 e che gli effetti saranno irreversibili. La prossima conferenza mondiale sul clima, la Cop 24, sarà ospitata a Katowice (Polonia) dal 3 al 14 dicembre 2018, questa volta senza la partecipazione degli Stati Uniti.
Recentemente Donald Trump ha esposto la sua opinione sul cambiamento climatico, durante la sua intervista nella trasmissione 60 minutes tenuta da Lesley Stahl, la quale gli ha chiesto se pensasse ancora che il cambiamento climatico fosse una bufala. Così ha risposto: “Penso che stia accadendo qualcosa, qualcosa sta cambiando e cambierà di nuovo, non penso che sia uno scherzo, penso che ci sia probabilmente una differenza, ma non so se sia artificiale.” Secondo il suo governo “è estremamente probabile” che la maggior parte dell’attuale tendenza al riscaldamento sia il risultato dell’attività umana, ma questo non gli ha impedito di ritirare gli Stati Uniti dall’intesa dell’Accordo di Parigi del 2015.
Per l’Italia è rappresentativo il caso ILVA. Nonostante il sequestro e il processo per disastro ambientale che ha mostrato l’eccesso di mortalità dei cittadini dei quartieri confinanti, si è scelto di aumentare la produzione di acciaio. Tale aumento, secondo una recente nota stampa del presidente di Peacelink Alessandro Marescotti, porterà a un crescita delle emissioni del 16%.
Fortunatamente, l’IPCC ha stilato un elenco di ciò che gli individui dovrebbero fare per non superare i +1,5°C. Ad esempio, installare sistemi solari per fornire il 70-85% dell’elettricità mondiale entro il 2050 e portare il consumo di carbone a zero il prima possibile; oppure, per quanto riguarda lo stile di vita, usare meno energia elettrica e ridurre l’uso delle sigarette. Potrebbe non essere facile cambiare, ma è necessario. È l’unica soluzione che abbiamo.