Il delicato tema delle scie chimiche viene trattato e messo in discussione in una canzone che pone delle domande chiave sulla questione: esisteranno davvero? Cosa sono quelle righe bianche in cielo? Un preoccupato personaggio complottista (Gabriele, in questo caso) dialoga con un altro personaggio più scettico sulla questione (Matteo Gabbianelli, dei KutSo) e nel video gli stessi protagonisti con gli altri membri della band (Hintermann e gli Sciamani) cercheranno di fermare un batterista impazzito che sparge scie chimiche ovunque.
Come finirà? Chi vincerà?
Il videoclip ufficiale prodotto da Moonchausen con la regia di Lulù Cancrini e Marco Varriale è stato realizzato con la tecnica d’animazione del cut-out e non solo. Il brano fa da apri-pista a quello che sarà il primo album ufficiale di Gabriele Hintermann (dal titolo Laprimaveramente) ed è stato registrato presso lo studio Totosound a Roma e successivamente mixato nello studio di MMfactory da Fabio Lanciotti.
Rispondiamo alla domanda che sicuramente è sorta a chi ancora non conosce Gabriele Hintermann: chi è costui?
In qualità di cantautore forma nel 2007 una band che porta il suo nome "Gabriele Hintermann & Il Circo BauMann" con la quale pubblica il suo primo EP dal titolo "Fra le stelle Ep” contenente quattro inediti originali. Con la stessa band realizza moltissimi concerti partecipando a numerosi festival in varie zone dell'Italia ed aprendo più volte i concerti del gruppo folk Modena City Ramblers di fronte a migliaia di persone.
La band si scioglierà più avanti per dare spazio alla sua nuova formazione “Hintermann e gli Sciamani” che si è già esibita su vari palchi tra i quali quello del teatro Quirinetta in Roma e con la quale ha da poco finito di registrare il suo primo disco che conta incredibili partecipazioni tra le quali spicca quella di Matteo Gabbianelli, del sassofonista jazz/klezmer Gabriele Coen, del banjista Danilo Cartia e dulcis in fundo quella delle stelle della musica balcanica internazionale Sercuk e Nizo Alimov entrambi macedoni e provenienti dalla rinomata “Kocani Orkestar”.