Emin ha 35 anni, ha origini azere e non è solo un cantante: si tratta di un vero e proprio business man impegnato da quindici anni a portare avanti gli affari di famiglia inserendo sul mercato russo i brand di alta moda (ma non solo).
Un artista a tutto tondo con una spiccata tendenza alla comunicazione in ogni sua declinazione con cui abbiamo avuto il piacere di parlare in occasione della sua apertura del concerto milanese dei Take That: nel corso delle ultime cinque date del tour della band britannica ha avuto l'occasione di far sentire sei/sette delle sue canzoni pop migliori a più di 80000 persone, che hanno particolarmente apprezzato il suo sound e la sua attitudine.
"Boomerang" il suo ultimo singolo già in rotazione radiofonica in giro per il mondo lo vede collaborare con nientemeno che Nile Rodgers e il suo album "More Amor" è apprezzatissimo non solo in Europa, ma anche negli Stati Uniti.
Siamo sicuri che a breve ne sentiremo molto parlare e vogliamo farvelo conoscere meglio attraverso le sue parole.
Come descriveresti te stesso a qualcuno che non conosce ancora la tua musica?
Mi limiterei a nominare i miei idoli musicali: Elvis, il mio amore più grande, ma anche artisti come Shade e per i contemporanei magari Sam Smith, Adele, Enrique Iglesias, Michael Bublé, Cris Isaak... ecco, io musicalmente sono qui, penso. Non sto provando di essere come loro, ma queste sono le mie influenze musicali, penso che siano delle referenze importanti visto che sono quelli che amo maggiormente!
Come hai scelto le canzoni per i tuoi show di supporto ai Take That?
Ho molte ballad nel mio repertorio, molte delle canzoni dei miei precedenti lavori sono molto lente, grandi canzoni d'amore e poi ho deciso di prendere la strada della pop music. Per questo tour, per le aperture delle date dei Take That suono sei/sette canzoni e sono tutte up e mid tempo. Penso che in quanto artista di supporto, non essendo il mio pubblico, sia mio dovere mantenere il ritmo veloce e rendere il tutto divertente e interessante. Chiaramente quando arriverà il momento di pensare al mio concerto vero e proprio farò tre o quattro ballad, ma la cosa più bella è che le canzoni che ho scelto sono tutte in inglese perché stasera voglio far ascolare le sei/sette migliori canzoni pop che abbia mai fatto nella mia intera carriera! Questo è quello che voglio mostrare alle persone a Milano, così spero di non ricevere pomodori sul palco!
C'è qualcuno con cui sogni di collaborare in questo momento?
Adriano Celentano, assolutamente! È il mio idolo!
C'è una canzone che preferisci fare dal vivo e perché?
Ci sono canzoni che preferisco più di altre e probabilmente sono quelle che sono più divertenti da fare sono quelle dove c'è più da fare per me! Quelle che amo di meno sono quelle con molti testi che continuo a mischiare e dimenticare... è un grande problema per me! Ho scritto la maggior parte di queste canzoni: posso creare nuovi testi e non importa a nessuno!
Sei un artista, un padre di famiglia, un uomo d'affari... come bilanci questi tre aspetti della tua vita? Dormi la notte con tutte le cose che fai?
Ieri sono andato al letto preso e pensavo che avrei dormito fino a tardi invece mi sono svegliato alle sette! Ma va bene: sono andato in palestra, mi hanno fatto un massaggio, sono andato a correre anche se pioveva, ho fatto colazione, ho fatto tutte le cose che solitamente non ho occasione di fare! L'equilibrio è davvero naturale per me perché mi godo davvero tutto quello che faccio, non considero infatti parlare con te un lavoro: è un privilegio, stiamo parlando e non sto trasportando mattoni o facendo qualcosa di fisicamente stressante. Quando vado sul palco è qualcosa che amo fare! Quando si tratta di fare affari devo dire che mi godo davvero la mia vita in affari: aprire negozi e ristoranti e gestirli per me rappresenta sempre una sfida, quando più difficile e quando meno, alcuni si rivelano dei successi, altri meno di successo! È una vita così splendida quando si è in grado di creare delle cose, non solo in musica o artisticamente, ma anche creare dei posti da far visitare alle persone! Amo il mio lavoro perché non lavoro con brand che non apprezzo! Non è perché desidero guadagnare del denaro ulteriore, è per divertimento e in aggiunta l'ho fatta diventare un business! Questo equilibrio è una spinta naturale che mi piace, che mi godo!
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