"Universo Fantasia" di Roberto Binetti: il coraggio di cambiare
Chiara Colasanti | 22 ottobre 2015

È disponibile nei negozi tradizionali, in digital download e su tutte le piattaforme streaming “Universo Fantasia”, l’album d’esordio di piano solo del compositore milanese Roberto Binetti. Pubblicato da Bollettino Edizioni Musicali e distribuito da Egea Music, “Universo Fantasia”racchiude 10 composizioni inedite per piano solo interamente composte ed eseguite da RobertoBinetti, con la partecipazione di Marco Decimo al violoncello.

«Il tema è un’idea che prende forma, l’improvvisazione è uno stato dell’animo: le mie note nascono dall’unione di questi due elementi della musica che si rincorrono e si sostituiscono fino a completarsi in un intimo affresco – racconta Roberto Binetti - “Universo Fantasia" è un mondo di fantasia, uno spazio dove potersi rifugiare, dove immaginare, dove pensare, un luogo fantastico per volare con la mente.  Sedersi davanti al pianoforte e iniziare a suonare: il mondo è come sospeso e naturalmente affiorano nuove melodie, a volte pronte per essere colte, a volte invece leggere ed impalpabili.  "Universo Fantasia" vola con le note: melodie cantabili calme ed contemplative si intrecciano con libere improvvisazioni in un’alternanza di colori e suggestioni».

Gli abbiamo fatto qualche domanda per conoscere più da vicino il suo universo musicale, che ha convogliato in "Universo Fantasia".

 

  • Come è nata la passione per la musica?

    Il babbo era chitarrista dilettante ed un gran intenditore di musica: ascoltavamo molta musica, in casa fin da piccolo c’era un organo, dunque la mia passione è nata in modo naturale e poi si è sviluppata con lo studio, l’ascolto e nei momenti di musica condivisa con altri musicisti.

     

  • Un consiglio che si sente di dare a un giovane che sta intraprendendo la carriera musicale

    Negli ultimi anni abbiamo vissuto un cambiamento epocale nel modo di ascoltare musica ed il musicista ne è coinvolto in prima persona: la tecnologia ci mette a disposizione uno sterminato catalogo musicale ma anche la possibilità di fruirne in modi non propriamente leciti; questo da un lato consente ad un numero elevato di musicisti di proporsi con i loro lavori, ma dall’altro minimizza i loro possibili guadagni. Dunque fare musica e vivere del proprio lavoro è molto difficile, occorre una grande volontà ed una grande passione, dare consigli è sempre cosa impegnativa ma penso che si debba cercare di essere il più curiosi e aperti alla nuove tecnologie ed ai nuovi campi di applicazione musicale e desiderare di fare musica non per “avere successo” ma per avere e per dare quelle emozioni che la musica offre, per riuscire a comunicare qualcosa a chi ascolta.

     

  • La domanda che nessuno le ha mai fatto e a cui vorrebbe rispondere per parlare di qualcosa che le sta a cuore?

    Rispondo con una battuta: Come vorresti essere ricordato (anche da vivo,eh!)? Risponderei sicuramente “Per la mia musica”.