"El Mismo Sol": quattro chiacchiere con Alvaro Soler!
Chiara Colasanti | 1 giugno 2015

Ventiquattro anni, una carta di identità in cui le nazionalità si mescolano e un'attitudine internazionale che contraddistingue l'album "Eterno Agosto", in uscita il 23 giugno. Alvaro Soler ha deciso di scrivere il suo primo album solista in spagnolo e si sta facendo conoscere e apprezzare in giro per l'Europa, ma in Italia "El Mismo Sol" è già ufficialmente uno dei tormentoni annunciati dell'estate 2015.

Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con lui per conoscerlo meglio e capire chi è davvero questo giovane ragazzo che ci farà ballare nei mesi che stanno per arrivare.

Quali sono le tue influenze musical, quale tipo di musica ti piace ascoltare nel tuo tempo libero?
Mi piace ascoltare molto stili differenti! Ora ascolto un cantante americano, si chiama Bex, è più dark, è qualcosa di diverso, è davvero interessante. Provo a ricevere quante più diverse influenze da ogni parte e non mi piace ascoltare solo un tipo di musica. Dipende dal mio stato mentale, certo, e le influenze per me sono differenti. Ascolto molto Juanes, Shakira, Maroon 5, Coldplay, The Fray, John Mayer, Owl City... non vengo influenzato solo da un artista, è più complicata come situazione.

 

Non hai mai pensato di fare qualcos'altro, non l'artista?
Sì, ho studiato ingegneria e disegno industriale: volevo diventare un designer di macchine, questo è quello che volevo fare prima di iniziare questa carriera. Amo tutto quello che è collegato all'idea di velocità, quando senti il vento sul volto...

 

Quale pensi sia il segreto del tuo successo qui in Italia?
Non lo so, mi piacerebbe saperlo! Qualcuno mi ha detto che negli anni 90 c'è stata una sorta di “Spanish wave” della musica ed è andata scemando, magari adesso sta tornando a crescere di nuovo quella nicchia di mercato! Non lo so, ma penso, in generale, che la musica italiana e spagnola si sono sempre “fatte compagnia”: in Spagna ascoltiamo parecchia musica italiana, qui voi sentite molta musica spagnola. Non lo so, ma sono molto felice che sia accaduto!

 

Sei un globetrotter: hai vissuto in Giappone, hai vissuto a Barcellona, ora vivi a Berlino... come affronti la lunga distanza?
Sono stato molto fortunato quando ho lasciato il Giappone, avevo 17 anni e quando avevo quell'eta Facebook era appena nato. Per molte persone Facebook è una cosa negativa, ma per me era perfetto perché potevo vedere I miei amici andare alle feste, andare avanti con le loro vite e anche se non ero più con loro potevo sentire che in qualche modo ero comunque insieme a loro. Non era una mail, non era qualcosa di distante: ero parte della loro vita e loro erano parte della mia, anche se eravamo a miglia di distanza. Ora, penso che siamo molto fortunati a vivere in una società dei social, dove tutte le distanze sono azzerate da questi network! Provo a rimanere in contatto con gli amici che ho lasciato in giro per gli amici!

 

Come hai scelto quali canzoni inserire in “Eterno Agosto” e come è stato lavorare in studio?
Ho lavorato su 15 canzoni e l'album ne ha 13: spero che le due canzoni rimaste fuori usciranno prima o poi nel futuro! Mi piacciono, spero che presto saranno ascoltabili: è stato davvero difficile scegliere, abbiamo dovuto scegliere tra alcune canzoni ed è sempre come dover scegliere tra I tuoi figli, non è facile per nulla! Il tempo speso in studio è stato davvero fantastico, non avevo ancora mai lavorato con I due produttori con cui ho lavorato per “Eterno Agosto” e sono davvero talentuosi! Quando ho iniziato a lavorare all'album era lo scorso agosto, così passavo una settimana a Berlino e tre settimane a Barcellona e così avanti... loro lavoravano al materiale per quando sarei poi tornato ed è stato un processo creativo dinamico. Ci siamo divertiti molto lavorando all'album, abbiamo danzato molto e spero che le persone si divertiranno ascoltandolo tanto quanto ci siamo divertiti facendolo.

 

Pensi che la tua musica rifletta maggiormente lo stile di vita spagnolo o tedesco?
Penso rifletta maggiormente quello spagnolo! Lo stile della musica è davvero latino, è molto estiva e non è proprio come lo stile tedesco! Tutti si aspettano qualcosa di più dark, di più techno, in questo caso! Io sono tedesco e spagnolo; più tedesco che spagnolo perché mia madre è per metà belga e per metà spagnola, è complicato... ma mi sento più spagnolo, perché ho sempre speso la maggior parte del mio tempo a Barcellona. L'album è più spagnolo, è un album estroverso, sicuramente.