Il sold out da mesi la diceva già lunga: il 9 maggio 2015 per moltissime fan (permettetemi il femminile: ho visto anche qualche maschietto, ma la maggior parte delle presenti erano femminucce, non nascondiamoci dietro ad un dito!) è stata una data da attendere con trepidazione.
Dopo quasi un anno i 5 Seconds Of Summer, la band australiana che sta facendo impazzire le teenager (e non solo) di mezzo mondo, sono tornati in Italia, per le prime due tappe italiane da headliner, dopo aver aperto per i One Direction l'anno scorso.
Prima a Torino, l'8 maggio, al Pala Alpitour, poi a Milano, al Forum di Assago: il pubblico italiano ha fatto decisamente sentire il calore e l'affetto tipico del nostro Paese durante entrambe le tappe.
In apertura gli Hey Violet, che purtroppo non sono riuscita a vedere perché sono arrivata attorno alle 20:30 al Forum, ma che a quanto ho letto sui social hanno conquistato buona parte dei presenti, poi alle 20:48, ecco che appare un countdown sugli schermi dietro al palco e Assago comincia letteralmente a fremere.
Il parterre era suddiviso in una parte "libera" sotto palco e poi file e file di sedie posizionate in tribuna, così da proteggere l'incolumità del pubblico che, nonostante il desiderio di arrivare quanto più vicino ai propri idoli, è riuscito a trattenersi, tra grida, lacrime, balli e cori da stadio.
Per la successiva ora e un quarto non c'è un solo momento in cui i cuori e le mani delle presenti non vadano ad unisono, sulle note dei loro beniamini: alla richiesta di fare una "Mexican Wave" (una sorta di ola che si chiude su se stessa) non si è riusciti bene nell'intento, ma i quattro ragazzi australiani non si sono persi d'animo e hanno creato la "Italian Wave", facendo alzare le braccia e salutare tutti i presenti ad Assago.
Un'ora e un quarto in cui, oltre alla cover di "American Idiot" dei Green Day, Luke, Michael, Calum e Ashton hanno suonato il loro repertorio per la gioia delle presenti, in attesa di questo momento da mesi.