Luca Anceschi, musicista pluripremiato e dai trascorsi artistici poliedrici e internazionali, torna con il nuovo singolo "Sei Il Mio Rock'n'Roll", che apre la strada ad un nuovo album, a cui sta lavorando.
Lo abbiamo incontrato per fargli qualche domanda.
Come si descriverebbe come artista a chi non ha mai ascoltato la sua musica?
Come mi definisco? Un artista normalissimo come tanti altri, che scrive la propria musica e non faccio altro che “gettare su carta” quello che sento e quello che provo; ci sono tantissimi artisti migliori di me, ce ne sono tantissimi peggiori, ma dipende molto anche dalla fortuna. Ho avuto la fortuna di avere due singoli in classifica e di fare più cose di altri che meriterebbero di più... o di meno, a seconda dei punti di vista! Mi ritengo un artista normale, una persona normale che cerca di fare bene il suo mestiere e quello che gli piace maggiormente fare. Sempre rock, però!
Punti di riferimento musicali?
Nella mia vita ho fatto un po' di tutto: per portare a casa “la pagnotta” ho davvero fatto un po' di tutto; ho cantato dischi dance per il Giappone, per l'estero, per l'Europa... ne sto facendo uno anche adesso! Sono cresciuto negli anni '80 c'era la dance anni '80 che mi piaceva tantissimo; da lì sono passato al metal hard rock (Led Zeppelin, Deep Purple, Bon Jovi) e tantissimi altri negli anni '90. Le mie prime band vere e proprie facevano questo genere, poi a 19/20 anni mi sono chiesto perché non avrei dovuto cominciare a cantare in italiano e perché non fare del rock come piace a me in italiano? Da lì dall'inglese sono passato all'italiano e i riferimenti... sicuramente in Italia Vasco! Ho portato avanti un tributo a Vasco per vent'anni quasi, che mi ha dato da mangiare, quindi grazie! Il rock, i Beatles, i Queen, Bon Jovi... quel genere rock dagli anni '60 ad oggi. Ad oggi, per quel che riguarda il metal no: i gruppi metal di adesso non mi fanno impazzire! Rimango sugli anni '80/'90, ecco!
Un consiglio che si sente di dare ai giovani che vorrebbero intraprendere la carriera musicale?
Oddio, non è per niente facile rispondere a questa domanda! Non saprei... non mi sento all'altezza di poter dare consigli da seguire, ma posso dire una cosa che mi sento di condividere! La musica cura, la musica arriva alle persone e può far piangere o può rendere felici, cambiando anche le cose: vale la pena crederci e vale la pena comunque cercare di realizzare un sogno che potrebbe essere quello di fare questo mestiere! Bisogna mettercela tutta e non sempre va come vogliamo, però perlomeno quando ci voltiamo indietro possiamo dire di avercela messa tutta e comunque la musica qualche soddisfazione te la dà sempre! Scrivere anche solo una canzone tua la rende una tua creazione che potrebbe far emozionare qualcun altro ed è una cosa magnifica... penso di aver sentito una sensazione simile solo quando sono nate le mie bambine!