Gerardo Pulli, il giovane vincitore dell’undicesima edizione di "Amici", si presenta al grande pubblico con un EP che porta per titolo il suo stesso nome (e cognome). Pubblicato per Non ho l’età/Emi Music Italy lo scorso 22 maggio, il disco contiene sei tracce inedite in aggiunta di "Io sono ai tropici" (già edita nella compilation "Amici 2012"), in cui Gerardo si propone non solo come autore dei testi ma anche come autore della musica di ognuno di essi, proprio come è solito fare un perfetto cantautore. Salito alla ribalta durante il corso del talent show a causa del suo carattere testardo e deciso, Gerardo ha trovato dalla sua parte la comprensione di Mara Maionchi, emigrata ad Amici dopo l’esperienza in Rai con "X-Factor", che ha saputo da subito credere in lui tirandone fuori il lato migliore. Nelle canzoni contenute nella sua prima prova discografica, il giovane cantautore torinese strizza l’occhio ai grandi cantautori della musica italiana, esibendo grandi capacità di scrittura e di interpretazione. Con il suo misero ma profondo filo di voce, Gerardo riesce ad esprimere in modo puro e razionale ogni briciolo di emozione racchiusa nei suoi stessi versi, alternando atmosfere intimistiche e monocolore ad altre più vivaci, ironiche e colorate. "L’altra parte del cielo" è una dichiarazione d’amore profonda, sincera ("Ma oggi ci sei tu/l’altra parte del cielo/un qualche cosa di più vero in questo caos totale"), mentre ‘’Sei’’ è sicuramente il pezzo più significativo dell’intero EP, quello che può rappresentare al meglio il profilo artistico del romantico Gerardo, che regala l’anima per amore in un crescendo strumentale che esplode nel finale ("Ho deciso cosa fare questa notte/voglio stare vicino a te"). Tra le migliori dal punto di vista musicale, "Ho mal di pancia…", un connubio omogeneo tra folk, jazz e blues in cui il cantautore sembra muoversi al meglio. Il disco, nel suo complesso, rappresenta senza dubbio il punto di partenza della strada da percorrere in vista del primo album, la cui uscita è fissata per la fine dell’anno.
Gerardo Pulli
Mattia Marzi | 12 giugno 2012