A Diddy non piace il documentario su di lui: causa a NBCUniversal per diffamazione 
Redazione | 13 febbraio 2025

Diddy ha citato in giudizio l’emittente televisiva distributrice della pellicola

Photo Credits: Nikeush

Dopo innumerevoli denunce contro di lui, Diddy ha voluto ribaltare le cose e ha deciso di citare in giudizio per diffamazione NBCUniversal, l’emittente televisiva che ha distribuito il documentario Diddy: The Making of a Bad Boy. Il suo team legale ha presentato ieri la causa presso il tribunale dello stato di New York.

“Nel documentario”, di legge nella denuncia di Diddy, “gli imputati [NBCU&Co, ndr] accusano il signor Combs di crimini orribili, tra cui omicidi seriali e abusi sessuali su minori, pur sapendo che non esiste alcuna prova a sostegno di tali affermazioni”. Gli avvocati di Puff sostengono anche che la narrazione accosti la figura del magnate, resa quasi diabolica, a quella di Jeffrey Epstein.

Erica Wolff, legale di Diddy, ha spiegato: “Come descritto nella causa odierna, NBCUniversal Media, LLC, Peacock TV, LLC e Ample LLC hanno preso deliberatamente la decisione di riempirsi le tasche a spese della verità, della decenza e degli standard basilari del giornalismo professionale, sfruttando grossolanamente la fiducia del loro pubblico e gareggiando per superare la concorrenza con il più sensazionalistico esposto su Diddy”.

Diddy: The Making of a Bad Boy include un’intervista con l’ex di Kim Porter, Al B. Sure!, che mette in dubbio la causa della sua morte. Il documentario mostra tuttavia la determinazione del medico legale, secondo cui la morte di Porter è stata causata da una polmonite lobare, e il rapporto del Dipartimento di Polizia di Los Angeles, che ha stabilito che “non vi era alcun coinvolgimento criminale nella morte di Kim Porter”.

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Diddy ha presentato la causa dal Metropolitan Detention Center di Brooklyn, dove si trova da settembre in attesa di processo. Deve affrontare accuse di traffico sessuale e associazione a delinquere. La sua prossima udienza è fissata per il 14 marzo, quando dovrà rispondere di nuove accuse relative al RICO. Si è dichiarato non colpevole e ha ripetutamente affermato la propria innocenza.