Drake ha denunciato formalmente la major per diffamazione

Altro che passo indietro. Ieri Drake ha ritirato la petizione preliminare contro Universal Music Group solo per presentare una denuncia formale. Nella nuova causa federale Aubrey Graham accusa la major di diffamazione, tra le altre cose, facendo riferimento non solo alla questione della pedofilia ma anche all’antisemitismo.

Dopo aver ritirato la petizione, ieri Drake ha presentato una causa ufficiale contro UMG accusando la major di diffamazione, violazione della privacy, promozione consapevole di contenuti falsi e pericolosi e mancata supervisione. Per quanto riguarda la diffamazione, sotto la lente degli avvocati di Drizzy non c’è solo il “certified pedophile”, ma ci sarebbe anche un riferimento implicito alle origini ebraiche di Drake nella frase “You’re not like us” (tu/voi non sei/siete come noi); non si tratterebbe quindi solo di un distanziamento di Kendrick Lamar dal collega ma di vero e proprio antisemitismo.

“Questa causa non riguarda l’artista che ha creato ‘Not Like Us’“, afferma la denuncia, “Riguarda, piuttosto, UMG, l’azienda musicale che ha deciso di pubblicare, promuovere, sfruttare e monetizzare accuse che sapeva essere non solo false, ma anche pericolose”. Inoltre, nella causa Drake sostiene di temere per la sua sicurezza, poiché la sua casa è raffigurata sulla copertina del brano.

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Il riferimento all’antisemitismo sembra, in realtà, un po’ forzato. Se è vero che la madre di Drake ha effettivamente origini ebraiche, sembra molto più verosimile che il distanziamento morale espresso nel ritornello sia quello dall’élite, dalla classe borghese, al massimo dalla società “bianca” intesa come, appunto, appartenente a una cultura diversa da quella black e hiphop. In ogni caso, spetterà ai giudici la decisione se “Not Like Us” sia una canzone antisemita.