Diddy rivuole i video dei Freak Offs: “Mostrano adulti consensuali”
Redazione | 15 gennaio 2025

Il team legale di Diddy ha presentato una mozione per poter accedere ai filmati

Photo Credits: Shamsuddin Muhammad from Fort Hood, TX, USA

Nella giornata di ieri il team legale di Diddy ha presentato una nuova mozione chiedendo di poter accedere elettronicamente ai filmati dei cosiddetti “Freak Offs”, i momenti più intimi dei suoi party selvaggi. Attualmente, infatti, i filmati sono trattenuti dalle autorità come prove nell’ambito del procedimento penale.

La mozione è stata presentata perché in questo momento l’accesso ai video da parte del team di Diddy è limitato: la difesa può visionarli, ma solo per scopi legali e senza la possibilità di ottenerne una copia o distribuirli. Secondo il magnate, però, il loro contenuto dimostrerebbe la sua innocenza.

“I nove video in questione sono i cosiddetti ‘Freak Off’ con la Vittima-1 [Cassie Ventura, ndr], a cui il governo ha fatto ripetutamente riferimento, causando selvagge speculazioni nei media”, hanno scritto gli avvocati di Diddy, “Contrariamente a quanto il governo ha fatto credere a questo tribunale e al pubblico, i cosiddetti ‘Freak Off’ erano attività sessuali private tra adulti pienamente consenzienti in una relazione a lungo termine”.

Il documento prosegue, arrivando a sostenere che i filmati dimostrerebbero l’innocenza di Diddy: “Come molti americani nella privacy delle loro camere da letto, a volte registravano la loro attività sessuale. Questi video mostrano inequivocabilmente che la persona indicata nell’accusa come ‘Vittima-1’ non solo ha acconsentito, ma si è anche chiaramente divertita”.

Trascendendo dal fatto che insistere sul “divertimento” di Cassie Ventura è non solo non elegante, ma anche vagamente sessista (gli avvocati sembrano dire: “Ammirate la grandiosa performance del mio cliente”), il fatto che in qualche video Ventura non sembrasse trattenuta con la forza non significa che ogni incontro sessuale tra i due fosse consensuale. Gli avvocati di Diddy affermano anche che i video non sono stati sequestrati durante la perquisizione delle sue case o dai suoi dispositivi, ma sono stati invece consegnati da Cassie, confutando le accuse secondo cui Diddy avrebbe trattenuto i video come strumento di ricatto.

Il team di Combs ha cercato di presentare le prove relative a Cassie come semplici dispute domestiche, accusando perfino il governo di aver manomesso il video dell’aggressione del 2016 per farlo apparire “peggiore di quanto non fosse”.

Potrebbe interessarti anche Nuova denuncia per Diddy: un’altra vittima minorenne

Diddy è in carcere dallo scorso 16 settembre, quando è stato arrestato per traffico sessuale, associazione a delinquere e trasporto a fini di prostituzione. Gran parte dell’accusa ruota attorno alle sue feste esclusive dalla doppia anima: ufficialmente “White Parties”, privatamente “Freak Offs”. Gli è stata negata la libertà su cauzione in più occasioni e rimarrà in custodia fino al processo, previsto per il 5 maggio 2025.