Tony Effe mette d’accordo destra e sinistra: lo odiano tutti
Redazione | 17 dicembre 2024

Alla fine la partecipazione di Tony al concerto di Capodanno è stata annullata

Photo Credits : Daniel Escobar

Ci voleva Tony Effe per dimostrare che Destra e Sinistra possono mettersi d’accordo per il bene del Paese. Non una pandemia mondiale, non due guerre dietro casa, ma la gloriosa (per citare il Coordinamento Stage&Indies) barra “Baby, perché piaccio alla tua t***a”.

I testi di Tony Effe sono così deliberatamente volgari e sessisti che le donne in politica nel comune e nei Municipi di Roma si sono mosse insieme pur di eliminarlo, auspicabilmente dalla faccia della Terra ma per ora solo dal palco del Circo Massimo. La presenza di Tony era stata annunciata giovedì scorso 12 dicembre insieme a quella di Mahmood e Mara Sattei, ma già nella giornata di domenica era iniziata a circolare la voce dell’eliminazione di Effe.

Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri si è scusato con il rapper “per non aver considerato adeguatamente il fatto che quella scelta sia stata compiuta da chi si è occupato dell’organizzazione [del concerto di Capodanno del Circo Massimo] ed è stata fatta da considerazioni che hanno un loro fondamento sull’attrattività di un certo artista ma trattandosi di un concerto di Capodanno, pagato con risorse pubbliche, che ha l’obiettivo di unire e non deve creare polemiche e quella scelta avrebbe creato contrapposizione e l’abbiamo cambiata”.

“Ovviamente potevamo pensarci prima – ha aggiunto il sindaco – ma quando è stato evidente che la scelta ha urtato la sensibilità di molti, per cui abbiamo valutato che il concerto deve unire. Non immaginiamo però alcuna censura – conclude – chiedo scusa a Tony Effe e gli auguro di fare tutti i concerti che vuole e ovviamente nessuno lo censurerà mai. Questa invece è una scelta fatta perché il concerto di Capodanno deve unire”.

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Difficile comunque che il concertone possa unire più dell’odio nei confronti di Tony: sia il presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri, sia la deputata PD Laura Boldrini, in ultimo anche il Codacons si sono pronunciati contro l’esibizione del trapper, esprimendo il proprio dissenso e invitando la RAI a riconsiderare la sua presenza a Sanremo 2025.