Pubblicate le motivazioni della sentenza a 3 anni e 4 mesi per Baby Gang
Baby Gang voleva che nel video di “Rapina” comparisse uno scontro tra i suoi fan e la polizia. Questa la conclusione a cui sono giunti i giudici che hanno firmato la sentenza a 3 anni e 4 mesi per resistenza a pubblico ufficiale aggravata e manifestazione non autorizzata, come si può leggere nelle motivazioni rese pubbliche questa settimana.
“Zaccaria Mouhib sfruttando la propria celebrità ha chiamato a raccolta i fan”, si legge nella dichiarazione, “al fine, immediato, di provocare lo scontro con le forze dell’ordine, e mediato, di filmare lo scontro in modo da renderne un videoclip, a supporto del brano musicale di cui egli è autore”. Nel documento si spiega anche perché non è stata accolta l’argomentazione portata dal team legale di Baby Gang: “La deduzione secondo cui il Mouhib si sarebbe limitato a invitare la folla a non scappare, dunque ad opporre una sorta di resistenza passiva di Gandhiana memoria, appare poco coerente rispetto al dato fattuale”.
Baby Gang si era lamentato della sentenza, commentando su Instagram “Ma se per un video musicale prendo gli stessi anni di uno stupratore il problema è mio?”. Il riferimento è al caso di violenza di Mattia Lucarelli e Federico Apolloni. Il trapper ha messo a confronto la sua sentenza con quella dei calciatori Mattia Lucarelli e Federico Apolloni, condannati a 3 anni e 7 mesi per aver partecipato a una violenza sessuale di gruppo ai danni di una ragazza di 22 anni nel marzo 2022.
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Per adesso, comunque, Zaccaria deve affrontare un anno di sorveglianza speciale in attesa del processo di appello. Attualmente si trova in tour in giro per i club europei, dove sta riscontrando una grandiosa affluenza e supporto da parte dei fan spagnoli, francesi e tedeschi. Il tour terminerà il 10 novembre a Berlino.