Ieri altri due imputati del caso YSL hanno accettato un patteggiamento
Sembra che ormai sia rimasto solo lui, Young Thug, a non voler rinunciare allo street code, al codice della strada. Dei ventotto imputati dell’inizio del processo, a lottare per un annullamento sono solo più tre -anzi, due e mezzo, come vedremo. Accanto al rapper, i presunti killer di Donovan Thomas, Yak Gotti e Shannon Stillwell.
Dopo la firma di Quamarvious Nichols martedì, infatti, ieri hanno patteggiato altri due imputati, Rodalius Ryan aka Lil Rod e Marquavius Huey -alias uno dei due “Qua”. Entrambi hanno dichiarato la loro colpevolezza secondo accordi separati che non richiedono dichiarazioni firmate dei fatti né l’obbligo di testimoniare contro altri. Ryan ha ricevuto una pena di 10 anni per violazione della legge RICO commutata in tempo già scontato, ma attualmente sta già scontando l’ergastolo con possibilità di condizionale per un omicidio del 2019, citato esplicitamente tra i 65 capi d’accusa complessivi presentati a processo.
Huey si è dichiarato colpevole di associazione a delinquere per violazione della legge RICO e di altri capi d’accusa, tra cui una rapina; in base all’accordo, i procuratori hanno ritirato altre accuse, tra cui dirottamento e aggressione aggravata. È stato condannato a 25 anni, di cui 9 in custodia (7, considerando i 2 già scontati), 9 in libertà vigilata e 5 sospesi. Un ottimo accordo, considerando che rischiava tre condanne all’ergastolo per ben 19 capi d’accusa. Come lui, anche Nichols ha scansato un futuro dietro le sbarre, commutato in 20 di cui 7 già scontati e 13 in libertà vigilata. Secondo l’accordo, nessuno dei tre è tenuto a testimoniare contro altri imputati o ad accettare la “base fattuale sottostante” dell’atto di accusa, ossia che YSL sia in realtà una gang.
Rimangono Yak Gotti e Shannon Stillwell: quest’ultimo, oltre all’omicidio del 2015 compiuto insieme a Gotti, avrebbe partecipato anche a quello di Shymel Drinks nel 2022 insieme a Nichols. Drinks era un affiliato della crew/gang rivale alla YSL, la YFN di Lucci. Stillwell non ha ancora ceduto al fascino del patteggiamento e continua a dichiararsi innocente. Gotti, invece, è “aperto a qualsiasi offerta di patteggiamento ragionevole”, ha fatto sapere il suo avvocato, incoraggiato “dagli accordi negoziati dai legali dei nostri coimputati”, che si presentano come una “soluzione finale in un lungo e stressante processo”.