Il rapper è morto per un’overdose da oppiacei
Dopo quasi un mese dalla scomparsa, è stata divulgata la causa della morte di Rich Homie Quan. Secondo il medico legale della Contea di Fulton si è trattato di un’overdose accidentale da oppiacei. Nell’organismo di Quan, infatti, sono stati trovati fentanyl, codeina, alprazolam (una benzodiazepina) e prometazina, un farmaco per le allergie largamente utilizzato off label per i suoi effetti sedativi.
Quan è deceduto il 5 settembre a soli 34 anni. È stato trovato privo di sensi sul divano dalla sua fidanzata che ha subito chiamato il 911., ma non c’è stato nulla da fare. Lunedì la famiglia ha pubblicato il primo brano postumo, “Song Cry”, il cui videoclip mostra alcuni momenti della cerimonia funebre del rapper organizzata il 17 settembre.
Il Fentanyl o altri derivati dall’oppio si sono già macchiati della morte di almeno tre rapper negli ultimi anni: Lil Peep nel 2017, Mac Miller nel ’18 e Juice WRLD nel ’19. Pochi, in realtà, rispetto al milione falcidiato dal fentanyl dal 2000. Ma la crisi degli oppioidi non si limita agli Stati Uniti: le prime segnalazioni di Fentanyl in Europa risalgono a prima del Covid e ormai la sostanza sembra essersi diffusa anche in Italia.
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Curioso a questo proposito il titolo di uno dei singoli più ascoltati dell’ultimo disco di Lazza, Locura: “Fentanyl” featuring Sfera Ebbasta, con riferimento agli effetti nefasti del farmaco: “Dai, resta qui/Ma spiegami cos’hai da gridare/O mi mandi più a male del Fentanyl”.