Il rapper è stato condannato per tentato omicidio, porto abusivo di arma da fuoco e ricettazione della stessa
Shiva è stato condannato a 6 anni, 6 mesi e 20 giorni. Il processo svoltosi oggi al Tribunale di Milano ha confermato le accuse di tentato omicidio, porto abusivo di arma da fuoco e ricettazione della stessa. I reati sono legati alla sparatoria dell’11 luglio 2023 avvenuta nel parcheggio antistante le studio di registrazione del rapper.
Il pubblico ministero Daniela Bartolucci aveva richiesto 7 anni, una condanna poco distante da quella poi effettivamente decisa dalla sentenza. Una sconfitta da parte degli avvocati del rapper che avevano sostenuto la tesi della legittima difesa.
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Le dinamiche della sparatoria non sono ancora state chiarite completamente. Pare infatti che i due lottatori professionisti feriti dai colpi della pistola di Shiva fossero stati inviati dal rivale Rondo Da Sosa, con il quale era in atto una faida, per “spaventare” il rapper.
Il legale di Shiva, che aveva chiesto l’assoluzione totale, ha annunciato che presenterà ricorso in appello. Il suo assistito aveva letto una dichiarazione spontanea tre settimane fa in cui ammetteva la propria responsabilità ma si distanziava da eventuali intenzioni omicide, insistendo sull’essenza difensiva delle sue azioni.