Il diss tra i due ha subito un’impennata durante il weekend, in cui sono usciti tre brani di Lamar e due di Drizzy

Questi rapper non si possono lasciare soli due giorni che pubblicano mezza discografia. Tra venerdì e domenica sono uscite ben cinque tracce, tre di Kendrick e due di Drake. Gli avversari hanno preso sul serio la questione del dissing e hanno iniziato a cantarsele (è il caso di dirlo) di santa ragione, rincarando la dose e alzando il livello di aggressività di volta in volta. Da marzo a oggi siamo a quota nove diss track, una in più per Lamar. Se invece che canzoni si scambiassero qualcosa di materiale, ad esempio pantofole, sarebbe un’ottima strategia per disfarsi dei residui di magazzino. Ma la qualità di questi brani non è quella dell’invenduto, anzi, alcune delle barre sono tra le migliori in circolazione in questo periodo.

Vista la complessità della situazione è il caso di fare un po’ di ordine e ricapitolare le puntate precedenti. Tutto ebbe inizio il 22 marzo quando uscì il primo capitolo del doppio disco di Future & Metro Boomin, We Don’t Trust You, nel quale il singolo in featuring con K-Dot “Like That” diede il via alle danze. Quasi un mese dopo, il 13 aprile, venne leakata la traccia “Push Ups (Drop & Give Me 50)”, la risposta non ufficiale (ma non di certo casuale) di Drizzy alla provocazione del rivale. Poi il canadese ci ha preso gusto, o ha perso la pazienza, e una settimana dopo ha pubblicato “Taylor Made Freestyle”, in cui invitava Lamar a reagire. Detto fatto, tra mercoledì 1 e venerdì 3 escono “Euphoria” e “6:16 in LA”; passa qualche ora ed ecco “Family Matters” di Drake, e soli 20 minuti dopo “Meet The Grahams” di Kendrick. Quest’ultimo domina il sabato con “Not Like Us”, mentre Drizzy si prende la domenica con “The Heart Part 6”.

Tra gli insulti più pesanti espressi in queste nuove tracce, l’insinuazione che uno dei figli di Lamar sia in realtà figlio biologico del suo socio Dave Free e che Lamar sia violento e infedele verso la compagna; in tutta risposta Kendrick parla di una presunta figlia segreta di Drake, lo accusa di gestire una sorta di club per molestatori nella sua magione e infine gli dà direttamente del pedofilo. Insomma, si è passati a colpire sul personale e più si procede più sembra che la battaglia sia appena iniziata. Se questo è l’andazzo, tra un po’ non sembrerà poi così delirante il tag di Rick Ross @champagnepapi al post sullo schianto del suo jet…