Gunna non c’è tra i testimoni del processo RICO a Young Thug
Dei più di duecento nomi dei testimoni da interrogare nel processo YSL RICO, quello di Gunna non compare. Arrestato nel maggio del 2022, come Young Thug, il rapper georgiano è stato condannato a 5 anni, ma grazie a un patteggiamento è uscito dopo solo un annetto, tramutando i restanti quattro in 500 ore di servizi sociali. Da allora ha passato il tempo a cercare di ricostruirsi una carriera, costretto a fare i conti con le nuove stigmate da informatore. L’assenza del suo nome sull’elenco dei testimoni però potrebbe essere una prova a sostegno del fatto che tutti gli artisti che gli hanno voltato le spalle a suono di “snitch!” (tra cui Lil Durk, Lil Baby, Drake e Metro Boomin) si fossero sbagliati sul suo conto.
Rispetto alle accuse di collaborazione con la giustizia, Gunna si è sempre dichiarato innocente e una volta uscito di prigione ha voluto chiarire la situazione: “Anche se ho accettato di essere sempre sincero, voglio chiarire che NON ho fatto alcuna dichiarazione, NON sono stato interrogato, NON ho cooperato, NON ho accettato di testimoniare per o contro nessuna parte nel caso e NON ho assolutamente intenzione di essere coinvolto nel processo in nessun modo”.
Anche il nome di Lil Wayne è stato depennato dall’elenco, mentre Birdman, Rich Homie Quan e YFN Lucci rimangono insieme agli altri circa 200 testimoni. Inizialmente, lo Stato della Georgia ne aveva considerati addirittura 700, poi la lista si è ridotta a circa la metà e ad oggi si è ristretta a “sole” due centinaia.
Ma non è solo colpa della vasta quantità di testimonianze da ascoltare se le previsioni ipotizzano altri tre anni di processo: dallo scorso 27 novembre, infatti, i giorni effettivi di processo sono stati solo 56 perché, uno dopo l’altro, si sono susseguiti motivi di ritardo. Prima, a dicembre, si è dovuto rimandare il processo per le violenze subite in prigione da un coimputato di Young Thug; poi c’è stata la gravidanza di Nicole Fegan, avvocato difensore, che è stata successivamente arrestata per crimini legati alle gang; in ultimo lunedì D’Angelo White si è rifiutato di testimoniare, costringendo la corte a sospendere la seduta.