Il rapporto autoptico è stato diffuso ieri
Nel corso della giornata di ieri si è diffuso online un rapporto autoptico apparentemente relativo a Jahseh Onfroy aka XXXTentacion. Il post di Akademiks, tra le pagine Instagram che l’hanno pubblicato, ha scatenato diverse reazioni nei commenti, ma il tono è soprattutto negativo. La maggior parte dei fan infatti si è domandata l’utilità di divulgare il documento a sei anni dall’accaduto, quando i colpevoli sono già stati individuati, processati e stanno scontando la pena. L’idea generale è quella di lasciare “rest in peace” il rapper, senza cercare ancora di creare scandali postumi ma piuttosto ricordarlo per la sua musica.
Dall’autopsia emergono i dati che già si conoscono, come le ferite causate dai proiettili, ma ci sono altri dettagli piuttosto macabri che forse si preferirebbe non leggere, come la presenza di rigor e livor mortis, l’assenza di petecchie nelle congiuntive e la descrizione della targhetta sulla sacca mortuaria. In definitiva, oltre a riportare la memoria al giorno dell’omicidio, la relazione sullo stato del corpo provoca inevitabilmente una dissociazione tra l’immagine ideale della rapstar che si è creata nella mente e nel cuore dei fan e l’inesorabile constatazione dell’umanità di Jahseh, sensazione che forse e legittimamente non tutti hanno il piacere di provare.
Una modalità più vivace di ricordare Tentacion da parte della fanbase sui social media è quella di supportare la famiglia senza essere invadenti. Recentemente, ad esempio, il figlio di Jahseh ha partecipato alla challenge virale per bambini “one bad word” e gli ammiratori del padre hanno fatto da pubblico e sostenuto la sua adorabile performance.
Nel frattempo il mondo del rap continua a onorare il nome e l’arte di XXXTentacion inserendone la voce all’interno delle proprie canzoni o, come ha fatto Kid Cudi nell’ultimo album Insano, rendendo un vero tributo all’artista.