L’artista non ha rispettato l’accordo con la banca
Non solo la casa, ma ogni proprietà di Chris Brown è a rischio in questo momento. Dopo mesi di contenzioso, un tribunale di Los Angeles ha emesso una sentenza decisiva contro il cantante, ordinandogli di pagare il debito contratto con la City National Bank legato all’acquisizione di due locali in franchising di Popeyes, una grande catena americana di fast-food, da parte di Brown, del producer The Dream e di altri. Il tribunale della California ha confermato la scorsa settimana una sentenza della Georgia presentata dalla City National Bank alla fine dello scorso settembre, secondo la quale Brown deve saldare il debito di quasi due milioni.
Secondo i documenti presentati in tribunale, infatti, la banca aveva fornito a Brown e ai suoi associati un prestito di 2 milioni di dollari per accaparrarsi i fast-food, ma ne sarebbero rimasti da saldare ancora più di un milione e settecento mila. Con la conferma della sentenza da parte del tribunale, la CNB ora ha il via libera per avviare azioni di recupero contro Chris Brown in California. Nell’udienza recente è stata approvata la richiesta della CNB, dando a Brown una finestra di 30 giorni per rispondere al caso o affrontare la finalizzazione della sentenza. Se non salderà il debito, la star potrebbe perdere i suoi averi come la casa, ma anche lo stipendio e altre proprietà di valore.
Infatti i suoi beni potrebbero essere soggetti a pignoramento come mezzo per soddisfare il debito nei confronti della CNB. Nel caso, il tribunale non sarebbe obbligato a notificarlo: “Questo tribunale potrebbe ordinare che venga emesso un mandato di esecuzione o un’altra azione esecutiva. Il suo stipendio, denaro e proprietà potrebbero essere prelevati senza ulteriori avvertimenti da parte del tribunale”, si legge nel documento, “Se le procedure di esecuzione sono già state avviate, i beni pignorati non saranno distribuiti fino a 30 giorni dopo che è stata consegnata questa notifica”. L’importo preciso sarebbe di 1.760.654,11 dollari.