Nuove rivelazioni scuotono il mistero dell’omicidio di Tupac Shakur, coinvolgendo il rapper P. Diddy. Le dichiarazioni di Keefe D gettano ancora ombre sul caso…
Recentemente, nuove rivelazioni provenienti da Duane “Keefe D” Davis, unico arrestato nel caso dell’omicidio 2Pac, hanno gettato ulteriori ombre sul caso, coinvolgendo il noto rapper P. Diddy, il cui vero nome è Sean Love Combs.
Senza Diddy non ci sarebbe stato l’omicidio
Durante un’intervista rilasciata ad agosto, Keefe D aveva dichiarato: “Se non avessi mai incontrato [Diddy], non sarei mai stato coinvolto in questa sciocchezza. Non avrei mai conosciuto il fratello. Non sarei mai stato coinvolto in questa sciocchezza.” Queste parole sollevano molte domande sull’effettivo coinvolgimento di Diddy nell’omicidio di Tupac.
‘’Darò qualsiasi cifra per la testa di 2Pac”
In un’altra clip dell’intervista del 2008, che è riemersa il 9 ottobre scorso, Keefe ha sostenuto di aver partecipato a un concerto ad Anaheim, in California, dopo il quale è andato a una festa con Combs e altre personel. In quell’occasione, secondo Keefe, Diddy avrebbe dichiarato di essere disposto a dare “qualsiasi cifra” per la testa di Tupac in “una stanza piena di membri della gang dei Crips“. Keefe afferma che Diddy aveva paura di essere ucciso da Suge o da persone a lui collegate, per questo voleva ucciderli per primo.