A marzo il profilo instagram di Kendrick Lamar aveva completamente cancellato le foto e rimandava al link in bio in cui si veniva traghettati su di una pagina web chiamata pgLang. Il progetto pgLang nella home spiegava subito che era un servizio dedicato a musica, arte, cinema, podcast, libri e tv. La mission sarebbe stata quella di raccontare storie che parlino linguaggi differenti: “stories that speak to many nations, many races, and many ages”.
Nella stessa home era anche presente un video scritto e diretto da Dave Free che vedeva la partecipazione dello stesso Kendrick e di Baby Keem, Jorja Smith e Yara Shahidi in cui veniva rafforzato e precisato il messaggio iniziale:
“We embrace the idea of anarchy and challenges that make us stronger. pgLang is focused on using our experiences, and nurturing our many collaborators, to build stories that are equally accessible and engaging then fitting them within the best media.”
Pochi giorni fa, un artista di nome Tabius Tate, ha condiviso una foto su Instagram insieme a Kendrick Lamar e nella didascalia avrebbe rivelato che Kendrick avrebbe presto lanciato la sua etichetta discografica. Però ha immediatamente tolto la foto, ma la notizia era ormai trapelata.
E come se non bastasse ha anche riconfermato la notizia su un sito di fan della TDE dicendo che l’etichetta di K. Dot stava nascendo.
In un comunicato stampa però, Dave Free uno dei soci a capo del progetto, ha raccontato la pglang così: “Questa non è un’etichetta discografica, uno studio cinematografico o una casa editrice. Questa è una novità. In questo periodo sovrastimolato, ci concentriamo sulla coltivazione di espressione nuda e cruda e partnership reali “.
Potrebbe essere realmente che Kendrick stia assumendo la presidenza esecutiva di pglang per aiutare i nuovi artisti a realizzare i propri sogni?
Qua sotto il post di Tabius Tate: