Rondo Da Sosa e Sacky per il ”centro di aggregazione” a San Siro
Redazione | 22 aprile 2021

«Vorremmo dare ai ragazzini dei nostri caseggiati una opportunità in più rispetto a quella che abbiamo avuto noi. Siamo disponibili a prenderci un pezzo di responsabilità nei confronti dei più piccoli. La nostra idea è creare un centro di aggregazione giovanile, visto che nel quartiere non ne esiste neanche uno. Lo promuoveremmo in modo che gli adolescenti lo frequentino, invece che stare tutto il giorno soltanto in strada» queste le parole che Rondo e Sacky hanno rilasciato al corriere di Milano in occasione dell’incontro con il sindaco di Milano Beppe Sala della settimana scorsa.



Don Claudio Burgio, il cappellano del carcere minorile Beccaria e della comunità Kayros, sarebbe dietro all’idea di sviluppare un centro di aggregazione  proprio a San Siro, il quartiere in cui sono cresciuti Saki e Rondo da Sosa: «Bisogna evitare l’impostazione paternalistica, altrimenti gli adolescenti non vengono. Ma l’idea è buona proprio perché viene da loro. Se iniziano a sentirsi responsabilizzati, potrebbe essere la svolta. Hanno una enorme influenza. La situazione è delicata, la chiave per riuscire a lavorare è la fiducia. Quei ragazzi non l’hanno né in se stessi né negli adulti. Ai loro occhi risultano poco credibili».



Il sindaco sta vagliando l’ipotesi di inserire all’interno dell’ex asilo abbandonato Zamagna (o Case Nuove in via Paravia) anche uno studio di registrazione per fare rap ed un corso da videomaker. La zona di San Siro è tristemente famosa per l’alto tasso di criminalità e, senza fare correlazioni, anche per l’alta percentuale di adolescenti di origine straniera ( quasi il 70% degli adolescenti della zona), proprio per questa ragione all’interno del progetto per il centro di aggregazione potrebbero trovare spazio anche una palestra, un campo da calcetto e da basket e aule per corsi di lingua italiana.