Indian Red Boy, rapper 21enne di Los Angeles, è stato ucciso con quindici colpi di arma da fuoco mentre stava facendo una diretta su Instagram giovedì scorso. Nel video tratto dalla diretta si vede l’artista ridere, per poi coprirsi la testa mentre vengono sparati diversi colpi in direzione dell’automobile in cui si trovava. Al termine della sparatoria, Indian Red Boy è insanguinato e chiede con la voce spezzata aiuto prima di accasciarsi.
Sembrerebbe che il movente sia un regolamento di conti tra bande: il giovane faceva infatti parte dei Bloods. In passato, Indian Red Boy e il ragazzo con cui era in live avevano vandalizzato un murales dedicato a Nipsey Hussle, affiliato alla gang rivale Rollin 60, anch’egli ucciso nel 2019. La sua morte era stata particolarmente sentita dalla comunità di Los Angeles, con i cittadini che hanno chiesto strade in suo nome e con le condoglianze giunte direttamente dall’ex presidente Obama. In effetti, il suo primo album Victory Lap faceva ben presagire una carriera in ascesa, col favore dei critici. Indian Red Boy contava invece più di 16mila follower su Instagram nonostante la scarsa attività sui social, denotando quindi un certo seguito sulla scena hip hop locale.