Eric “Eazy-E” Wright è riconosciuto come uno dei pionieri del gangsta rap, ma la sua morte prematura potrebbe aver oscurato una carriera che avrebbe potuto lasciare ancora di più alla storia dell’hip hop. Una scomparsa misteriosa, che verrà analizzata in un documentario in quattro episodi in uscita ad agosto sulla rete americana We Network: The Mysterious Death of Eazy-E. La serie tenterà di rispondere ai vari interrogativi sul decesso del rapper, avvenuto nel 1995 ufficialmente per complicazioni dell’AIDS. Una versione che la madre Tracy Jernagin e la figlia Ebie Wright non hanno mai creduto: “La morte è stata insolitamente veloce. Non è mai stato tossicodipendente. È stato come se un giorno stesse bene, e il giorno dopo stesse morendo”.
Ebie ha raccontato con rammarico il fatto che uno dei più cari amici del padre, Ice Cube, non abbia partecipato al documentario: “L’unica persona che conta davvero per la storia che stiamo raccontando […] non ne ha parlato finora. Mi spezza davvero il cuore perché sono cresciuta con i suoi figli e ho un ottimo rapporto con loro”. Il contributo di Eazy-E al rap è incontestato: non solo ha contribuito alla diffusione del genere gangsta, ma ha anche scoperto tantissimi artisti e lavorato come produttore esecutivo per alcuni di quelli più famosi dell’epoca.