Continuano gli attacchi a Salmo dopo il concerto senza distanziamento dello scorso venerdì a Olbia. Il rapper si è difeso, sostenendo che le norme che regolano gli eventi live in emergenza pandemica siano “patetiche”. Ma dopo le accuse di artisti come Fedez, Alessandra Amoroso e Gemitaiz, arriva il sostegno di Vittorio Sgarbi. Il politico ha prima dato del falso ipocrita bugiardo a Fedez, attaccando poi Ermal Meta. Ieri l’ex vincitore di Sanremo aveva twittato: “Ho scoperto di non essere un artista perché rispetto le regole”, in risposta al precedente commento di Salmo “Se avessi voluto seguirele regole, non avrei fatto artista”. Sgarbi ha affermato di sostenere tutti gli artisti che, oltre a cantarla, la libertà la praticano.
Non è una novità che Sgarbi si schieri contro la normativa emergenziale per arginare il Covid-19. L’anno scorso, aveva impedito l’utilizzo delle mascherine all’aperto nel comune che amministra come sindaco, Sutri. Ci sono molte cose che non tornano riguardo al concerto di Salmo: sarebbe dovuto essere una raccolta fondi per gli incendi che hanno colpito la Sardegna, ma delle donazioni non c’è traccia, anzi il rapper ha detto di aver dato di tasca propria. Non è inoltre certo se le autorità avessero o meno dato qualche consenso al live, organizzato in fretta e furia autonomamente dall’artista. Il presidente della regione Solinas ha messo in chiaro di non aver concesso alcuna autorizzazione. Le forze dell’ordine hanno aperto un’inchiesta.