Nel mondo della musica è prassi consolidata che le opere inedite di un artista morto prematuramente siano pubblicate postume, in sua memoria. Basti pensare al successo dei due album di Pop Smoke, droppati entrambi dopo il suo tragico assassinio nel 2020. Ma questo non vale per Anderson .Paak . Nelle sue story di Instagram, infatti, il cantante e batterista ha mostrato il suo nuovo tatuaggio. Sul braccio campeggia la frase “Quando me ne sarò andato, per favore non rilasciate nessun album o canzone postuma in mio nome. Erano solo demo non intese per la condivisione con il pubblico”.
Pur essendo sempre esistiti, gli album postumi sembrano essere molto più frequenti oggi rispetto a qualche anno fa. Zoya Raza-Sheikh ha ragionato sul perché in un articolo su NME: “I giovani artisti sono a rischio per via delle difficoltà tipiche della loro generazione – il più semplice accesso alle droghe, l’aumento statistico dei problemi psicologici – stessa cosa per i loro fan, che interpretano le uscite postume come un modo di vivere il lutto, continuando a dare senso alla loro vita”. Raza-Sheik crede che un altro fattore che gioca a favore degli album postumi è la maggior semplicità con cui le etichette possono accedere alle registrazioni di un loro artista defunto, grazie alle nuove tecnologie.