Il DONDA Day è arrivato: finalmente l’attesissimo decimo album di Kanye West è stato droppato dopo numerosi ritardi e falsi allarmi. Le tracce sono disponibili su tutte le piattaforme dalle 14 di ieri ora italiana. Ma, nel pieno stile di Kanye, non mancano le polemiche: il rapper ha annunciato su Instagram che DONDA è stato rilasciato senza il suo consenso, e senza dare il via libera alla tracklist definitiva: “Universal ha fatto uscire il mio album senza la mia approvazione, e ha impedito che JAIL 2 fosse nel disco“. L’artista si riferisce al brano in featuring col tanto discusso DaBaby, al centro di aspre critiche quest’estate per alcuni commenti spiacevoli sulla comunità LGBT e sui sieropositivi.
Kanye desiderava tanto includere il giovane rapper nel progetto in quanto, a suo avviso, fa parte dei pochi che lo hanno effettivamente aiutato a raccogliere consensi per la campagna presidenziale dello scorso novembre. West aveva dichiarato sabato che il disco non sarebbe uscito nell’immediato futuro poiché proprio il verso di DaBaby era ancora in approvazione, ma mai si sarebbe aspettato di non essere consultato. Con il rilascio di ieri, Kanye ha rinunciato – o per meglio dire, gli è stato impedito – di concorrere con il rivale Drake, droppando l’album nello stesso giorno di Certified Lover Boy, in uscita venerdì. Le accuse a Universal sono importanti, e potrebbero portare a spiacevoli sviluppi legali. Intanto però i fan sono entusiasti del decimo album dell’artista.