Il rapper King Von è stato colpito e ucciso fuori da un locale di Atlanta nel novembre del 2020. Un omicidio che ha spezzato il cuore di tutti i fan dell’hiphop made in Atlanta e che ha messo sottosopra la scena locale (già piena di faide). Quasi immediatamente, Timothy “Lul Tim” Leeks è stato arrestato in relazione all’omicidio, mentre giaceva in un letto d’ospedale, vittima -anche lui – della stessa sparatoria che ha ucciso King Von. Liberato poi su cauzione, non è stato comunque fuori dai guai perchè, secondo un post pubblicato da Akademiks, l’omicida sarebbe stato nuovamente arrestato in Georgia durante un inseguimento con la polizia locale.
Una rapida ricerca nei registri dei detenuti dell’ufficio dello sceriffo della contea di Chatham, effettuata dalla testata hiphopdx, ha mostrato che Leeks è incorso in diverse accuse, tra cui: mancato arresto allo stop, eccesso di velocità, mancata distanza di sicurezza con un altro veicolo, mancato rispetto dei dispositivi di controllo del traffico e, il reato peggiore, fuga o tentativo di fuga da un agente di polizia.
Leeks è stato ufficialmente accusato dell’omicidio di King Von il 7 novembre 2020. L’Atlanta Journal Constitution ha riferito che gli investigatori ottennero i mandati che accusarono Leeks solo qualche giorno dopo l’incidente. All’epoca dei fatti la portavoce della polizia di Atlanta aveva commentato ” Il Sig. Leeks è stato preso in custodia al Grady Hospital di Atlanta, dove è in cura per una ferita da arma da fuoco. L’omicidio di Bennett si chiude con questo arresto”.
Morto ad appena 26 anni, King Von era stato in cima alle classifiche Billboard con Grandson, Vol. 1 e Levon James. Appena una settimana prima di essere assassinato, aveva rilasciato l’album Welcome to O’Block, la cui energia faceva presagire imminenti grandi successi. Importante la collaborazione con Lil Durk, che si incarna nei singoli Crazy Story 2.0 e Like That, entrambi trionfi discografici eccezionali.