Il rapper Ghali smentisce di aver fatto pace con il leader della Lega Matteo Salvini e spiega il perchè della maglietta autografata…
Manuela Pilloni
Durante il derby Milan-Inter, avvenuto il 7 novembre di quest’anno, il rapper Ghali si trovava nella stessa tribuna del leader della Lega.
Secondo quanto riportato sul web, Salvini avrebbe esultato al gol che sembrava essere stato segnato di testa da Fikayo Tomori, canadese di origini nigeriane.
In questa occasione, Ghali avrebbe urlato al politico di vergognarsi, perché stava applaudendo un “n***o”, uno come quelli che lascia morire in mare.
In questi giorni sono state diverse le testate giornalistiche e i post di Instagram che hanno riportato la fake news della presunta pace avvenuta tra Salvini e Ghali.
Il malinteso è nato dal fatto che su “Le Iene”, programma che va in onda su Italia1, si è parlato della vicenda avvenuta allo stadio. L’inviato Stefano Corti, con l’intento di distendere gli animi, ha consegnato al rapper una maglietta della nazionale tunisina, chiedendogli di autografarla e regalarla al leader della Lega.
Alla richiesta dell’inviato di inserire anche una dedica, Ghali si è rifiutato, spiegando che “la firma basta e avanza per rendere chiaro il messaggio”.
La maglia è stata consegnata a Matteo Salvini che, dopo aver ironizzato sulla firma del rapper, ha indossato la t-shirt e dichiarato che l’avrebbe regalata al figlio – il quale ne sarebbe stato contento. Il leader della Lega ha poi commentato che l’Italia si trova già in una situazione complicata e non hanno senso perdite di tempo come insultarsi allo stadio.
Basta, però, chiedere scusa e si torna “amici come prima”.