Simba La Rue resta in carcere. Per il giudice la sua difesa è ”inverosimile”.
Redazione | 6 agosto 2022

Simba La Rue rimane in carcere, il GIP considera inverosimile il racconto dell’operazione mediatica per catturare like e followers insieme a Touchè…

Redazione


Secondo il giudice il racconto di Simba La Rue sul sequestro di Touchè non è assolutamente ”credibile”. Quindi rimarrà in carcere.

Il rapper, Mohamed Lamine Saida, è finito in manette insieme ad altri tre con l’accusa di ”sequestro di persona”. Non si apriranno, quindi, le porte di San Vittore perchè, scrive il giudice nell’ordinanza,  ”sarebbe improbabile che si sia trattato di una operazione mediatica, concordata” il sequestro di Touchè.

Accolta invece la richeista di domiciliari per Chakib Mounir, detto “Malippa”, l’autista di quella vettura su cui venne fatto salire (contro la sua volontà) il rivale. Secondo il GIP il suo sarebbe un ruolo «minore e più lontano da logiche di contesa tra gruppi e non presenta, presa singolarmente, coefficienti di pericolosità» anche perchè il ”Malippa” si sarebbe opposto alle violenze sul giovane Touchè.

Secondo il GIP è inverosimile che i tre abbiano incontrato per caso Touchè, quella fatidica sera. Anche perchè il rapper aveva ”pubblicizzato su instagram una sessione musicale” lì sul luogo dove è avvenuto il sequestro. Nel frattempo, i guai per gli amici di Simba proseguono, questa volta a causa di un giro di droga e armi scoperto dalle forze dell’ordine (e ripreso grazie a videocamere nascoste) in un garage di Lecco.