Musica d'insieme: l'intervista a Roberta Giallo
Giada Montori ha intervistato la nota cantautrice e musicista marchigiana di stanza a Bologna, nell'ambito di Musica d'Insieme, il progetto di Fondazione Media Literacy e Mandragola, finanziato dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e in partnership col MEI, che ha portato le studentesse e gli studenti del Liceo Artistico Arcangeli di Bologna alla scoperta del mondo dei mestieri della musica.
Giada Montori | 4 gennaio 2023

Molti musicisti oltre ad essere autori e compositori sono anche artisti a tutto tondo che si occupano di più discipline diverse. Un esempio lampante è la cantautrice, scrittrice e performer teatrale Roberta Giallo, la quale si definisce come artista sperimentale. Si è esibita in alcuni tra i più importanti teatri italiani come il Teatro Comunale di Bologna ed il Teatro MAXXI di Roma. Tra il 2018 ed il 2019 è invece partita per il suo tour mondiale “Astronave Gialla World Tour”, esibendosi in varie città del mondo.

La sua passione per la musica nasce grazie a sua madre quando, da bambina, la iscrisse ad un corso di pianoforte. In seguito, le fu naturale avvicinarsi alla composizione e alla scrittura delle canzoni: "inizialmente scrivevo perché ero innamorata della scrittura degli altri", dice Roberta Giallo, che prese proprio ispirazione da alcuni tra i suoi artisti più amati, citando Lucio Dalla e i Beatles.

È interessante come Roberta Giallo definisca la figura del maestro come uno psicologo capace di dare sostegno alla persona a cui sta insegnando: "L'insegnante di canto, oltre a conoscere chiaramente bene lo strumento, a volte è anche una sorta di psicologo per qualcuno". Questo perché oltre ad insegnare come utilizzare e conservare la voce, può essere anche una figura di confronto, e ciò può essere essenziale.

Per un artista non è mai facile mettersi in gioco: per un cantautore la prima volta sul palco potrebbe risultare un pò difficoltosa. Non è stato il caso di Roberta Giallo, che racconta come la sua prima esibizione abbia fomentato in lei un vero e proprio amore per il palcoscenico“Ho proprio sperimentato il piacere enorme di avere qualcuno che guardava e ascoltava quello che io facevo”.

Per Roberta Giallo non è stato semplice tradurre la propria passione in una carriera, ma nonostante ciò ci è riuscita, anche grazie al supporto affettivo e familiare. Inoltre il sostegno della famiglia è importante anche per vincere l’imbarazzo di mostrarsi nuda davanti al pubblico: “Scrivere è un po’ 'fratturarsi' e dividere la propria personalità davanti agli altri”.

Un’ artista è dunque una moltitudine: Roberta Giallo ci ha insegnato che la musica - e l’arte in generale - sono una terapia per le nostre debolezze, e che non dobbiamo farci rinchiudere dentro le gabbie delle definizioni. La musica e l’arte sono linguaggi universali e Roberta Giallo ne è un esempio vivente.