Dall’inizio dell’estate ci è piovuta addosso una valanga di notizie simili, con titoli altrettanto uguali tra loro, il cui contenuto era per lo più una divertita ammirazione per la premier finlandese Sanna Marin, ritratta in foto tra il pubblico del Ruisrock. Si parla di un festival di portata storica, che annualmente porta sui suoi palchi il meglio del rock mondiale. Sembra quasi il segno che si aspettava da ormai due anni, quello del ritorno (vero) ai live, alla folla sotto palco, alla polvere e al pogo più violento che si possa desiderare. Insomma, l’essenza del festival (…sei tu la mia felicità / La mia notte magica cantavano due icone, magari non del death metal finlandese).
Prima dell’inizio ufficiale ma con temperature che dell’estate, già si alzavano pericolosamente, c’è stato il Primavera Sound Festival di Barcellona, che con ben dodici giorni di musica si è ripreso tutto il tempo perso negli ultimi due anni. Una vera e propria marea di persone, per ammissione stessa degli organizzatori, ha messo a dura prova le capacità del festival di offrire al pubblico dei servizi essenziali, ma si può dire che la line-up strepitosa, adatta a tutti i gusti ma sempre di qualità, ha rimediato.
Un altro fiore all’occhiello è rappresentato dall’Ungheria, in particolare dallo Sziget Festival, un crocevia di arti e multimedialità che ha luogo nell'isola di Óbuda, in mezzo al Danubio. Qui c’è spazio veramente per ogni genere musicale, dall’elettronica (e a questo proposito va segnalato anche l’Untold Festival nella vicina Romania) al metal, passando ovviamente per il pop e la world music.
In Italia si ripete il copione delle scorse estati? Per fortuna no, e spuntano anzi nuovi nomi. Sul finire di giugno, l’idilliaco La Prima Estate (principalmente musica rock ed elettronica) si è svolto sul Lido di Camaiore, in Versilia. Ospiti internazionali e non si sono alternati per quattro sere in un’area ricca di bellezze naturali e servizi di qualità.
La capitale pullula di eventi particolarmente interessanti. A settembre, gli studi di Cinecittà hanno ospitato lo Spring Attitude, un festival di musica contemporanea che dona visibilità soprattutto ai filoni più sperimentali, ma estremamente accattivanti, del genere. Segnaliamo infatti la presenza di progetti musicali notevoli anche se poco noti, come i Nu Genea o Whitemary. A coprire l’intera bella stagione ci ha pensato (e continua anche adesso a pensarci…) Rock in Roma, un’istituzione che non necessita di nessuna spiegazione, e che si arricchisce di location. Oltre allo storico Ippodromo delle Capannelle, anche la splendida Cavea dell’Auditorium Parco della musica ha ospitato numerosi artisti, dai Deep Purple a Patti Smith.
Fuori dal raccordo, al castello sul mare di Santa Severa è tornato, dopo la prima fortunatissima stagione 2021, il Laziosound Festival. Palco invidiabile in quanto a scenografia, vista Tirreno e artisti di più generi, anche molti giovani emergenti pronti a conquistarvi e magari ricomparire, tra qualche anno, su palchi storici e internazionali.
In tutto lo stivale poi, finalmente, si è tornati a cantare a squarciagola e a emozionarsi negli stadi, con i concerti di nomi di spicco del panorama nazionale e internazionale… insomma, l’estate 2022 è stata finalmente l’estate della rivincita della musica dal vivo, dopo due anni da incubo.