Protagonista di Amici di Maria De Filippi nei panni di insegnante di canto, Grazia Di Michele è una cantautrice italiana e protagonista della scena discografica anni ’70 e ‘80. Nella sua carriera discografica ci sono tanti brani di successo ed anche il palco del Festival di Sanremo, con lei parliamo anche del suo ultimo disco.
Quando e perché hai cominciato a fare musica?
Ho cominciato molto presto, avevo all’incirca 15 anni quando ho preso la chitarra e ho cominciato a scrivere canzoni. Poco dopo questa mia passione si è trasformata in lavoro, grazie alle occasioni che mi sono state concesse.
C’è qualcuno a cui ti ispiri?
Diciamo che io sono sempre stata molto attratta dalle cantautrici d’oltreoceano, sicuramente il mio amore per Joni Mitchell mi ha spinto a diventare cantautrice e a fare molta attenzione ai testi. Anche se negli anni penso di aver sviluppato un modo di scrivere tutto mio, che mi permette di distinguermi.
Cosa ne pensi della scena musicale attuale?
Senza dubbio è una scena molto meno proiettata sui cantautori, a differenza di quando ho cominciato io, periodo che possiamo definire d’oro per quanto riguarda il cantautorato. Adesso c’è molta musica che si somiglia, in molti seguono la moda.
Che consiglio daresti a chi decide di cominciare adesso?
Il mio consiglio è quello di non cercare di somigliare a nessuno, scegliere la propria strada, il proprio modo di fare musica e concentrarsi su quello, inseguendo sempre il proprio obiettivo. Nelle società di oggi per avere successo non bisogna omologarsi alla massa, bisogna essere originali e uscire fuori dagli schemi classici.
Parlaci del tuo ultimo album Trialogo.
Questo progetto è nato da una collaborazione, partita da un tour, che poi si è trasformata in un vero e proprio disco, anche se siamo state un pochino ostacolate dalla pandemia, alla fine riuscite nel nostro intento.