La tanto attesa edizione italiana dell’Eurovision Song Contest non è stata all’altezza delle aspettative e sono state numerosissime le lamentele di chi si aspettava un’organizzazione all’altezza delle precedenti edizioni. Dopo aver preso parte all’edizione 2018 a Lisbona, quest’anno la sorpresa è stata grande quando abbiamo ricevuto una risposta negativa alla richiesta di accredito, ma abbiamo pensato che fosse stato per lasciare più spazio ai giornalisti stranieri. Peccato scoprire, una volta andati comunque a Torino per vivere l’Eurovision in mezzo agli eurofan, che neanche testate straniere di un certo calibro fossero state accreditate per andare fisicamente in sala stampa, ma avessero ricevuto solo gli accessi allo streaming per la stampa.
In loco la situazione non è andata poi migliorando: l’organizzazione e la logistica dell’Eurovillage hanno lasciato a desiderare, creando non poche difficoltà a chi si è recato al Parco del Valentino e si è trovato a dover camminare in mezzo alle macchine perché in alcune zone i marciapiedi erano chiusi per dei lavori in corso. Ma non solo: nel pomeriggio del 10 maggio, in attesa della prima semifinale, si sarebbero dovuti esibire degli artisti che non sono mai arrivati sul palco e per la cui mancata esibizione non si è ricevuta neanche alcuna spiegazione, scatenando il malcontento della marea di eurofan spagnoli che erano presenti per vedere da vicino la “loro” Chanel esibirsi.
Ovviamente non è andato tutto storto e l’Italia, almeno dalla trasmissione andata in onda, ne è uscita comunque vincitrice: le due serate di semifinali e quella della finale hanno raggiunto 161 milioni di spettatori su 34 mercati. L’Italia è il Paese che ha maggiormente aumentato i dati di share: la finale ha ottenuto ben 6,5 milioni di spettatori, guadagnando così un 53% rispetto al 2021. Su YouTube la finale è stata vista da 3.3 milioni di persone e un totale di 4 milioni ha guardato in streaming le semifinali; su Twitter sono stati oltre 8 milioni i tweet a tema Eurovision e su TikTok i video sono stati visti 189 milioni di volte nelle due settimane che hanno preceduto la finale.
Lo slogan “Torino, che spettacolo”, nel caso di Eurovision, può essere riferito solo allo spettacolo degli eurofan che hanno letteralmente invaso Torino, cantando e sventolando le proprie bandiere per le strade, in una meravigliosa girandola di suoni e colori. La maggior parte degli stranieri, secondo l’osservatorio del Turismo di Torino e Provincia, sono arrivati da Gran Bretagna e Francia (un 12%), dalla Spagna (il 9%, anche se in città sembravano molti, molti di più!) e Olanda (il 6%). L’Eurovillage al Parco del Valentino, nel corso delle sue 8 giornate di apertura, ha registrato ben oltre le 220.000 presenze, grazie anche a tutti gli artisti che si sono esibiti (o no, come vi abbiamo raccontato) sul palco e ai maxi schermi da cui poter seguire il programma.
Con la vittoria dell’Ucraina il dubbio su dove si terrà la prossima edizione resta, ma per risolvere questo mistero non ci resta che aspettare!