A tu per tu con Morgan Icardi, il più giovane direttore d'orchestra d'Italia
A soli 14 anni è uno dei più giovani direttori d'orchestra di sempre al mondo. Si racconta a tutto tondo ai microfoni di Zai.time
Redazione | 30 giugno 2021

Intervenuto in diretta ai microfoni di Zai.time, la trasmissione del pomeriggio dell'ML Network, Morgan Icardi è il più giovane direttore d’orchestra d’Italia. A soli 14 anni è uscito da poco con il suo primo album “Mozart Across Boundaries” e ha un grande seguito sui social per come riesce ad avvicinare giovani e musica classica. 

Da dove nasce la tua passione?

Nasce facendo musica con gli altri. Quando ho suonato per la prima volta in un'orchestra sono rimasto totalmente affascinato. Il direttore d'orchestra è un leader per tutti i singoli componenti e anche per questo sono rimasto totalmente affascinato.

E quella per Mozart?

Mozart è unico come compositore perché esprime le proprie emozioni in modo chiaro e schietto. Tutte le sonate che ho scelto esprimono sentimenti vivi, dalla tragedia per la morte della madre alla gioia del mondo. Questi contrasti emotivi si riflettono in forti contrasti musicali e a volte le emozioni di Mozart si staccano da lui e diventano emozioni legate alla musica in sè. 

Perché un adolescente dovrebbe avvicinarsi alla musica classica?

Io vivo per la musica classica. Al suo interno vedo il mondo, l'universo ed è in grado di raggiungere una grandissima profondità. Ha anche il potere di ampliare lo spettro di emozioni e sensazioni. La musica ci aiuta a crescere, migliorare e svilupparci. Per questo è bellissimo coltivare la musica anche in età giovanile.

Quanti sacrifici hai dovuto fare per diventare il più giovane direttore d'orchestra d'Italia?

Io occupo tutto il mio tempo con la musica, esclusivamente la classica. Per diventare direttore d'orchestra sono necessari una straordinaria preparazione tecnica e culturale e per questo studio tantissimo. Non si finisce mai di crescere e di imparare dalla musica.

E cosa pensi della musica commerciale?

La musica non può essere giudicata con gli schemi tradizionali, anche perché ci sono tantissime persone con altrettante sensibilità. La bellezza della musica dipende dal proprio gusto ma non ce n'è una superiore. Io ascolto solo musica classica perché mi rispecchia, ma non penso esistano musiche spazzatura.

E per quanto riguarda le colonne sonore?

Sono un grande appassionato di Ennio Morricone e di Kirill Petrenko.

Da quale brano consiglieresti di partire per chi non conosce la musica classica?

La terza sinfonia di Brahms: è di una bellezza, intensità, chiarezza ed espressività enorme. Un capolavoro senza tempo di una complessità unica.

Sogni nel cassetto?

Quello di diventare direttore di una grande orchestra stabile.

Sei molto seguito sui social. Come li utilizzi?

Li uso per raccontare una storia e dare a più persone possibili l'opportunità di conoscere la musica classica. Mi rivolgo soprattutto ai miei coetanei e spesso mi scrivono che grazie a quello che metto sui social hanno imparato a conoscere Mozart e la musica classica.