Abbiamo parlato spesso del concertone del Primo maggio di Roma e si stanno avvicinando le serate live per decretare i tre vincitori che si esibiranno sul palco di Piazza San Giovanni in Laterano a Roma. Non potevamo trattenere la curiosità e abbiamo scelto di porre quattro domande (le stesse per tutti, per par condicio!) ai 12 finalisti che si scontreranno per contendersi l'apertura del concerto del Primo maggio.
Oggi è la volta di fare quattro chiacchiere con Roberta Giallo, non solo musicista e cantautrice, ma molto, molto altro ancora.
Come ti descriveresti in tre parole a chi non ha ancora sentito la tua musica?
"No no, no che non mi va di definirmi, di dirvi con tre aggettivi, “chi” o “che cosa” son io, se lo sa lo sa solo Dio..."
Queste sono le parole di una mia canzone, “Via di qua”, una canzone che mi descrive abbastanza bene... ma proverò comunque a darti una risposta: pirotecnica, atemporale e anticonvenzionalmente pop.
Come sei nata artisticamente e qual è stata l'esperienza che finora ti ha emozionato maggiormente?
Non ho memoria precisa della mia “nascita” come artista/cantautrice. Scrivo da tanto tempo, canto da ancora prima, e ho sempre guardato alla vita con l’occhio di chi deve “sublimare”, tradurre in forma poetica quel che vive direttamente o “vede vivere dagli altri”. A livello pratico, sono nata come cantautrice, nella formula più essenziale: io e il pianoforte. Poi il mio percorso si è arricchito di “luminose presenze artistiche”, di luoghi, di mentori, di studi, di viaggi, “psichici” e geografici. Ho avuto il piacere e l’onore di portare la mia musica in terre lontane, persino ad Hong Kong, dove tra l’altro, dato il grande feeling, tornerò in estate... questa senza dubbio è stata una delle esperienze più emozionanti, così come l’aver conosciuto e collaborato con il Divino Lucio Dalla, con un altro tra i più grandi e stimati cantautori viventi, Samuele Bersani... sì, se guardo indietro (ma pure avanti...) sono stata e sono molto fortunata. Recentemente ho avuto anche il piacere immenso di essere apprezzata dal raffinato compositore e talentuosissimo performer, Raphael Gualazzi con cui... E poi, se devo descrivermi, non posso non menzionare il teatro: è la mia seconda casa. Dal quartetto d’archi, Arkè, alla collaborazione con gli Gnu Quartet, alle orchestre, agli spettacoli e ai concerti insieme ad un violinista stratosferico, Valentino Corvino... per un motivo o per un altro, mi sono esibita nei più bei teatri d’Italia. Che dire? Mi nutro di tutto, di tutti, di compagni di viaggio “mutevoli” in base al contesto, o a quello che volevo/voglio esprimere. E mi piacerebbe molto poter fare una nuova un’esperienza di “Piazza” importante. Ho aperto il concerto di Sting in Piazza Plebiscito a Napoli anni fa... e fu fantastico! Se dovessi salire sul palco di Piazza San Giovanni, vi stupirei con una “band” di formazione assai duttile e versatile, come piace a me, tre giovani musicisti talentuosi e fighissimi, di rara sensibilità, che ho incontrato nella mia città adottiva, Bologna: Pietro Posani (chitarra), Enrico Dolcetto (basso), Marco Paganelli (batteria). Poi ci sono io: piano e voce. Credo che questa formazione sia azzeccatissima per il primo maggio, sia per farvi commuovere che per farvi ballare...
Sogni nel cassetto e speranze/progetti per il futuro a breve termine?
I sogni, le speranze e gli obiettivi si rinnovano costantemente... anche perché ogni tanto, a forza di crederci e di combattere... qualche sogno si avvera pure! Non vorrei rivelare troppe cose... ma il mio futuro è già colorato di lunghi e grandi viaggi oltreoceano - e il motivo del viaggio è la musica - di collaborazioni importanti... e di un album in cantiere già avanzato! E, naturalmente at last but not at least, il palco del primo maggio!
In conclusione, quale canzone consigliate di ascoltare per farci un'idea su di te?
Almeno due: in me convivono almeno due anime, una irriverente e folle, l’altra più profonda/romantico/drammatica.